Stanno arrivando in questi giorni le bollette della Tares, la nuova tassa rifiuti. L’ammontare complessivo del gettito è sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno, in quanto copre l’intero costo sostenuto dagli astigiani per raccogliere e smaltire i rifiuti e per spazzare le strade. La novità è costituita dalla rimodulazione tra le varie categorie di contribuenti che non è più nella piena discrezionalità del Comune ma vincolato dai paletti posti dalla norma nazionale “alla faccia del federalismo sbandierato in questi anni, in cui i governi e il parlamento hanno invece sempre più concentrato il potere a livello centrale”. Il Comune ha tentato di smorzare le storture introdotte dalla nuova normativa, cercando di applicare tutti i parametri minimi per le famiglie, che però risultano penalizzate quando sono molto numerose, “nonostante abbiamo introdotto la riduzione massima possibile per i nuclei famigliari con più di quattro persone” precisa Brignolo. Chi invece tirerà un sospiro di sollievo sono commercianti, artigiani e professionisti, che beneficiano di una riduzione di circa il 30 per cento di media (con qualche eccezione, ad esempio per bar ristoranti e alberghi). “Speriamo che questa manovra, nell’insieme piuttosto incongruente, abbia almeno un effetto di stimolo per l’economia, visto che si va a creare una riduzione dei costi per le imprese che si può sommare agli altri interventi deliberati dal Comune, quali la riduzione dell’IMU per commercianti, artigiani e industriali che destinano i propri immobili a beni strumentali per l’esercizio dell’impresa; lo sconto IMU e la fideiussione gratuita per chi affitta botteghe artigiane e negozi a canoni calmierati; la messa a disposizione delle aree produttive di Quarto a canoni di affitto molto bassi; la riduzione fino al 30 per cento degli importi da pagare come ‘standard urbanistici’ per chi amplia una attività produttiva o commerciale o effettua un recupero edilizio” ha dichiarato il Sindaco. L’ultima brutta sorpresa è costituita dal fatto che con la terza rata (che scadrà il 2 dicembre) i cittadini dovranno pagare la sovrattassa di 30 centesimi a metro quadro che nulla ha a che vedere con i rifiuti  e con il Comune, ma sarà versata direttamente allo Stato.