Anche le frazioni avranno le luci a led, che consumano meno elettricità e, soprattutto, illuminano maggiormente strade e piazze. I lavori inizieranno a primavera dell’anno prossimo. La giunta municipale ha infatti deliberato nei giorni scorsi di riscattare da Enel Sole i 2.581 lampioni ancora di proprietà della società elettrica (prevalentemente collocati nelle frazioni) per poterli affidare in gestione all’Asp che li rimetterà a nuovo come sta facendo con quelli presenti nel centro cittadino.   Oltre 11 mila lampioni. Nella città di Asti vi sono complessivamente 11.200 punti luce del servizio di illuminazione pubblica. Di questi 8599, prevalentemente collocati nel centro urbano, sono già di proprietà comunale e l’amministrazione li ha dati in gestione ad Asti Energia e Calore, la società partecipata dall’Asp, che sta sostituendo tutte le lampade con i led e riqualificando anche il resto degli impianti (quadri elettrici, cavi, etc.). I risultati sono sotto gli occhi di tutti e hanno suscitato soddisfazione nei cittadini che hanno notato l’aumento di luminosità nelle nostre vie e piazze: attualmente sono stati montati i led su circa 6 mila impianti. I restanti 2.581 lampioni sono ancora di proprietà di Enel Sole e sono collocati prevalentemente nelle frazioni. Il comune ha deliberato di riscattarli per poter procedere allo stesso modo.   Operazione a costo zero per il comune. Secondo le stime fatte dai consulenti incaricati dal Comune, tenendo conto dei contributi che negli anni la città ha pagato all’Enel che devono essere scalati dal valore degli impianti, il riscatto sarà senza costi per l’amministrazione. Anche l’ammodernamento della rete e la sostituzione delle lampade non graverà sulle casse comunali. Poiché i led consumano circa metà energia rispetto alle luci tradizionali, si ottiene un risparmio annuale che sarà sufficiente a ripagare la rata del mutuo, l’utile di impresa della società che effettua l’investimento, e anche un risparmio sulla spesa corrente per il Comune. “Sugli 8.550 lampioni già affidati ad AEC il nostro risparmio di spesa corrente è di 450 mila euro all’anno; nelle frazioni il risparmio sarà probabilmente inferiore perché il numero degli impianti è più basso (circa un quarto di quelli del centro) e si tratta di strutture più vecchie, che richiederanno una spesa di investimento maggiore, ma sarà comunque un vantaggio per i cittadini che avranno più luce sulle strade e per le nostre casse comunali” spiega il sindaco Brignolo.