luna di marzo (11)La Camera di Commercio di Asti cancella il Festival delle Sagre Invernali e la Fiera dei Vini della Luna di Marzo dal piano annuale di promozione del territorio.

Tra il 2011 e il 2014 le manifestazioni avevano contribuito a richiamare turisti in città nei mesi di febbraio e marzo, favorendo la conoscenza della ricca tradizione culinaria astigiana e dei vini Doc e Docg di tutto il Piemonte. Decine di migliaia le porzioni di piatti tipici distribuiti nella rassegna invernale, insieme alla degustazione dei migliori vini autoctoni e delle eccellenze agroalimentari di Asti Fa Goal.

Rinunciare alle due manifestazioni è una decisione sofferta ma inevitabile, dopo il taglio del diritto annuale imposto dal Governo nell’ultima Legge di Stabilità”, spiega il presidente Mario Sacco.

Come è noto, la tassa pagata dalle imprese per l’iscrizione al Registro nazionale gestito dal sistema camerale diminuisce del 35% a partire da quest’anno. Se non interverranno modifiche legislative il taglio salirà al 40% nel 2016 per arrivare al 50% nel 2017.

Anche l’edizione settembrina del Festival delle Sagre è a rischio – prosegue Sacco – abbiamo aperto un tavolo di confronto con le pro loco per rivedere i meccanismi di partecipazione in relazione all’impossibilità per la Camera di Commercio di sostenere le spese organizzative, così come è avvenuto per 41 anni. Il Festival delle Sagre Astigiane è unico nel mondo e ha una capacità di attrazione turistica che non ha eguali: 300 mila persone in un solo week end. Sarebbe un vero peccato rinunciare ad un evento che, insieme alla Douja d’Or, è ormai conosciuto in tutta Italia e gode di un prestigio sottolineato anche dai riconoscimenti ricevuti negli anni dalla Presidenza della Repubblica”.

Sacco lancia quindi un appello agli enti locali e ai privati: “Nell’anno dell’Expo e del Bicentenario di Don Bosco è indispensabile unire le forze affinché i visitatori che arriveranno in Piemonte da tutto il mondo possano conoscere e apprezzare ciò che di meglio può offrire il nostro splendido territorio, patrimonio dell’Unesco.

Il budget che la Camera di Commercio, tramite la sua Azienda Speciale, metteva a disposizione del concorso enologico nazionale, della Douja d’Or e del Festival delle Sagre sarà decisamente ridotto rispetto al passato.

Apriremo un bando per individuare sponsor privati, dentro e fuori i confini della provincia. Ci auguriamo che tutti siano disponibili a fare la loro parte per continuare a mantenere accesi i riflettori sull’Astigiano”.