Quarantaduesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 6 novembre 2020.

Piemonte da oggi è zona rossa

Arriva alle 20.20 di mercoledì 4 novembre la comunicazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il Piemonte è in zona rossa insieme a Calabria, Lombardia e Valle d’Aosta. Per queste regioni, a partire da oggi, venerdì 6 novembre, un nuovo “lockdown” sullo stile di quello di marzo. Dopo aver licenziato il nuovo Dpcm nella mattinata di mercoledì, la discussione sulla suddivisione delle regioni nelle varie fasce, gialla, arancione o rossa si è protratta per tutta la giornata, fino alla comunicazione ufficiale in serata. Vietati gli spostamenti anche all’interno dei propri comuni di residenza, se non per comprovati motivi di lavoro, salute e urgenze; didattica a distanza a partire dalla seconda media; bar e ristoranti chiusi 7 giorni su 7 ma consentita la consegna a domicilio. Consentita anche l’attività motoria ma nei pressi della propria abitazione, mentre l’attività sportiva è permessa solo all’aperto e a livello individuale. La pubblica amministrazione e le aziende dovranno attivare lo “smartworking” per tutte le attività possibili. Le misure sono valide fino al 3 dicembre, ma tra 15 giorni potrebbero esserci variazioni rispetto alla fascia in cui una regione è inserita.

Ma che cosa cambia per la Chiesa?

Carissimi sacerdoti e diaconi, in questi giorni nei quali il peggioramento della curva del contagio ha portato il Governo e le Regioni a definire nuove misure per il contenimento della pandemia, sono numerose le richieste di chiarimento che ci arrivano in merito all’attività pastorale e alle celebrazioni liturgiche nelle nostre comunità. Premetto che, fino ad ora, nessuna comunicazione ufficiale è giunta alle Diocesi da Roma (Cei o ministero), anche perché l’Italia è divisa in tre diverse zone che hanno restrizioni diverse. Però, come avrete anche voi letto, il testo del nuovo Dpcm del 3 novembre 2020, anche nelle “zone rosse” dove sono in atto i provvedimenti più severi, non prevede il divieto di celebrare le sante messe con la partecipazione di popolo. Restano, quindi, in vigore le norme previste dal Protocollo tra la Cei e il Governo, sottoscritto lo scorso 7 maggio, con successivi aggiornamenti. A questo proposito chiedo a tutti la massima responsabilità per una scrupolosa osservanza di quanto previsto. In particolare ricordo di tenere sempre coperti il calice e la pisside anche durante la consacrazione e di usare la mascherina per tutta la durata della celebrazione.

Salgono i casi: tre nuovi morti

Dati dei ricoveri in leggero aumento all’ospedale Massaia. Se la scorsa settimana i pazienti covid positivi in cura nel nosocomio cittadino erano 101, ieri infatti i numeri parlavano di 126.  In particolare (dati relativi a giovedì mattina) 26 in terapia intensiva, 20 in semintensiva e 100 ospitati nei reparti, di cui 22 in Niv, la ventilazione non invasiva. Un aumento c’è stato ma non si è trattato di incremento esponenziale. Intanto dall’azienda sanitaria locale fanno sapere che le prestazioni non urgenti, visite ed esami De P, cioè programmabili e differibili, sono sospesi. Così come sono sospesi anche gli interventi programmabili. Sono comunque assicurati le prestazioni urgenti e anche gli interventi salvavita (e urgenti).

L’Asl At lancia comunque un appello a tutta la cittadinanza, oggi che il Piemonte entra in zona rossa e in una dimensione di “lockdown” leggero.  “Invitiamo la popolazione alla massima attenzione – spiegano dall’Azienda Sanitaria Locale -. Abbiate pazienza, ma collaborate e impegnatevi a seguire i comportamenti adeguati imposti dal Governo in modo tale da poter tornare il prima possibile alla normalità”.

L’invito è anche quello di non affollare il pronto soccorso e di non recarsi in ospedale quando non è necessario. “Ci siamo trovati ad affrontare numeri importanti ma non trascuriamo in nessun modo le esigenze di salute di tutti i cittadini, non solo i pazienti covid, che rimangono una priorità”, concludono.

Nel frattempo il bollettino della Regione (dati a giovedì) registra un notevole aumento dei contagi anche nel nostro territorio. Ieri purtroppo si sono registrate anche tre nuove vittime. I morti per covid dell’Astigiano sono passati dai 278 di mercoledì ai 281 di ieri. Un balzo in avanti anche per i contagi passati da 3932 a 4041 (+109 in un giorno). Scendono invece i pazienti virologicamente guariti: ieri erano 1936, mentre mercoledì 1938.

Il IV novembre dell’Ana

Causa pandemia, non ci sono state manifestazioni come da disposizione del prefetto ma gli Alpini dell’Ana hanno voluto comunque ricordare i caduti, rendendo loro onore con un gesto simbolico, la deposizione di un mazzo di fiori davanti al cippo della casa alpina nel parco Rio Crosio. Alla commemorazione erano presenti il presidente Fabrizio Pighin, i vicepresidenti Vincenzo Calvo e Massimo Lavagnino e il delegato di zona di Asti Giuseppe Goslino.

Altre notizie

Sanità – Un libro racconta la verità degli infermieri

Cronaca – Corso Matteotti, arresatato il presunto omicida

Vita diocesana – La scomparsa di padre Zani e don Valente