Nono numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2024 spegne 125 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 1° marzo 2024.

Palazzi verso il recupero

Dopo anni di “immobilismo”, qualcosa comincia a muoversi negli immobili di Asti. E scusate il gioco di parole. La Variante 39 al Piano Regolatore Generale Comunale presenta importanti novità sull’edilizia privata stavolta improntata la recupero abitativo e commerciale di due tra i più conosciuti edifici della città: il palazzo “mussoliniano” in corso Einaudi, l’ex Casa del Fascio e poi dell’Intendenza di Finanza, e il palazzo che per tanti anni ha ospitato l’Upim, il primo vero centro commerciale cittadino che dopo la sua chiusura ha portato alla desertificazione di un’intera zona. L’esempio di architettura razionalista che si affaccia su piazza Campo del Palio è stato acquistato da un costruttore (lo stesso della torre dell’acquedotto) e diventerà un condominio tramite il trasferimento di destinazione d’uso da “direzionale pubblico” a “direzionale privato”. Sulla vecchia struttura dove c’era l’Upim è in corso una trattativa fra la vecchia proprietà e una nuova che riporterebbe locali commerciali, spazi per la ristorazione, uffici e servizi. Intanto non mancano le contestazioni da parte della minoranza.

Focus donna oggi pagg. 2-3

Fondazione, la terna della Diocesi

Fioccano i nomi. O meglio le terne da cui sceglierli. Sono quelli della Fondazione Banca di Asti. Quindici futuri consiglieri scelti da altrettante terne. Viene allo scoperto anche il “tris” proposto dalla Diocesi: Giampiero Poncino, don Paolo Prunotto e Daniela Borsa. Uno di questi tre siederà nel Consiglio d’Indirizzo della Fondazione. Escono però anche i nomi per la Fondazione Banca Cassa di Risparmio di Torino: sì, di Torino, non di Asti. La Provincia ha diritto a un posto nel suo Consiglio e il presidente della Provincia, Maurizio Rasero, ha proposto i suoi tre candidati: Roberto Rubba, Enrico Fenoglio e Maria Teresa Armosino. Nomi destinati a far discutere: Rubba è il rettore del Borgo Tanaro. Fenoglio è presidente provinciale di Fimaa, la federazione degli agenti immobiliari, e anche vicepresidente Confcommercio. Poi c’è Armosino. Avvocato, è stata eletta per la prima volta alla Camera nel 1996 fra le fila di Forza Italia, nel 1998 nel consiglio di presidenza del partito. Tra il 2001 e il 2006, Armosino ha partecipato ai Governi Berlusconi II e III come sottosegretario al ministero dell’Economia e della Finanza. Il 9 ottobre 2012 insieme ad altri presidenti di Provincia dà le dimissioni per protesta contro la soppressione degli Enti provinciali operati dal Governo Monti. Nel 2020 si era candidata, contro Mario Sacco, alla presidenza della Fondazione Banca di Asti, non riuscendo a spuntarla.

Il pedaggio slitta a settembre

Rimandato a settembre. Non parliamo di studenti ma del metodo di pagamento automatizzato “free flow”che da oggi, 1° marzo, avrebbe dovuto rendere non più gratis un tratto dell’Asti-Cuneo. 

Un metodo di pagamento che non richiede caselli ma con diversi sistemi, tutti digitali.

Per informare la cittadinanza e per permettere di fare “passare” meglio e nel dettaglio come avverranno i pagamenti e quanto costerà, dalla Regione hanno deciso di posticipare tutto di sei mesi.

La nullità matrimoniale spiegata in un sussidio

L’inaugurazione del tribunale ecclesiastico regionale è stata l’occasione per le presentazione di un sussidio per i fedeli sulla dichiarazione di nullità del matrimonio canonico. E’ il giudizio che occupa la gran parte del lavoro del tribunale ed è anche probabilmente quello più equivocato, perché a volte confuso con quello del divorzio civile.

Perciò il sussidio si presenta molto divulgativo: un glossario per usare i termini giusti, la spiegazione dello svolgimento, i vari motivi di nullità all’interno di una cornice più ampia su matrimonio canonico e fallimento coniugale. Inoltre l’elenco degli avvocati ecclesiastici che possono istruire la causa.

Corteo funebre per il mercato

Se non fosse stato per i grossi palloncini gialli e qualche cartellone il corteo di mercoledì che da piazza Alfieri si è snodato fino a piazza del Palio poteva sembrare davvero un funerale. Quello del mercato. Con tanto di feretro di legno chiaro, fiori e musica a tema. Gli ambulanti rappresentati dal Goia sono quelli di piazza Alfieri, che non ci stanno alle nuove regole imposte, a loro dire, dall’amministrazione, che vuole l’unificazione con piazza del Palio. Una decisione presa, una nuova planimetria che verrà approvata in Giunta e il ricorso al Tar già annunciato dagli ambulanti. Questi gli ingredienti di quest’ultimo (forse) capitolo di una storia che va avanti da un paio d’anni.

Il falso platano

Il Platano di Alfieri è un falso storico. Fu infatti piantato nel 1849 quando il poeta era già morto.

Il Sandamianese

Dopo mesi di chiusura, mercoledì ha riaperto l’ufficio postale di San Damiano.