Quarantaduesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2025 spegne 126 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì7 novembre 2025.

Ad Asti le festività sono più vicine

Per Asti il Natale è più vicino che da altre parti. Oggi, infatti, si presenta “Il Magico Paese di Natale” che da quattro anni allieta l’atmosfera in città. L’allestimento della quinta edizione della manifestazione, ormai diventata un richiamo per turisti, è pensato come un villaggio natalizio urbano: una grande ruota panoramica, luci decorative, addobbi a tema e aree dedicate allo street-food. 

Il villaggio si compone di 133 casette in legno, concentrate in piazza Alfieri, tra le quali si possono trovare artigianato d’alta qualità e delizie gastronomiche sia locali che nazionali. 

Sul fronte del traffico già da martedì scorso, 4 novembre, vige il divieto di sosta e circolazione veicolare nell’intera area del parcheggio di piazza Alfieri e nel tratto di strada antistante la Prefettura/Provincia, per l’installazione delle strutture. I possessori di abbonamenti possono parcheggiare in piazza del Palio.

Papa Leone e John Henry Newman

Il titolo di “dottore della chiesa” attribuito a San John Henry Newman in occasione del Giubileo del Mondo Educativo non poteva che essere conferito da papa Leone XIV. Lo stile dei due è molto simile e in rotta di collisione col clima culturale che entrambi hanno vissuto. Il XIX secolo è stata un’epoca di appassionato conflitto di idee e di emozioni forti, come l’attuale momento è fatto di toni alti e urlati. John Henry Newman ha scommesso sulla ricerca pacata ma continua della verità, rappresentata da una debole luce, che l’ha portato a lasciare l’anglicanesimo per il cattolicesimo. Anche papa Leone pare talmente dimesso da essere preso in giro per il suo stile così diverso dal suo predecessore. John Henry Newman si è dedicato all’educazione, privilegiando i tempi lunghi dei cambiamenti alle rivoluzioni improvvise. Anche papa Leone si sta affidando ai tempi lunghi del dialogo e dell’ascolto, meno prevedibili ma forse più radicati.

Forattini osteggiato dalla sinistra

Esattamente 25 anni fa, l’11 novembre 2000, Giorgio Forattini diventava cittadino onorario di Asti. Ora che se n’è andato tutti lo ricordano come il più grande, il maestro di generazioni di vignettisti, esempio insuperabile, parafrasando Cavour, di libera matita in libero Stato. Eppure quando da sindaco proposi al consiglio comunale di conferirgli l’importante riconoscimento (allora Forattini collaborava quotidianamente con “La Stampa”), l’intera minoranza capeggiata dai Ds, genitori dell’odierno Pd, contrastò fortemente l’iniziativa, accusando il celeberrimo vignettista, affermatosi sulle pagine di “Repubblica”, di avere tradito le sue originarie posizioni progressiste. Non era così; Forattini era semplicemente Forattini, campione di libertà di pensiero e di disegno, e ora che da Vauro al ministro Giuli se ne tessono le lodi senza distinzioni di schieramento, credo che sia chiaro, come quel voto non unanime per Forattini cittadino onorario sia stato un immeritato dispetto all’artista che ha sempre rifiutato un ruolo organico a qualsiasi parrocchia. Tanto più che solo due anni prima, nel 1998, il consiglio aveva votato all’unanimità la cittadinanza onoraria a un altro grande, Amos Luzzatto, già consigliere comunale comunista, allora presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane. Forattini fu in ogni caso felice di quel riconoscimento, motivato con la fondamentale importanza della satira quale termometro della libertà di espressione di una comunità e dedicò all’evento una vignetta in cui si è immortalato legato alla sedia come il “concittadino” Alfieri.

Auto contro bus di studenti

Un morto e venti studenti feriti. E’ il bilancio dell’incidente avvenuto ieri mattina alle porte dell’Astigiano e che ha visto coinvolti una corriera della ditta Giachino, carica di studenti diretti a Chieri e un’auto con al volante un giovane romeno.

Il Tar blocca la “caccia al piccione”

Bloccate le operazioni per il contenimento dei piccioni. Mercoledì 5 infatti, in seguito al ricorso presentato dall’organizzazione Earth, il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha sospeso in via cautelativa la delibera provinciale n. 45 del 29 luglio 2025. Alla base della decisione, l’accusa alla Provincia di avere ecceduto le proprie competenze, ordinando un piano di controllo demografico mediante abbattimento adottabile solo dalle Regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano. Sotto accusa anche il non avere esaminato il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale prima di adottare la delibera. L’udienza di merito è prevista per il prossimo 1° aprile 2026. 

Paolo Conte Maestro di pittura

A Palazzo Mazzetti mercoledì è stata inaugurata la mostra di pittura di Paolo Conte. E’ la prima ad Asti del Maestro: in visione sino a marzo oltre un centinaio di opere in cui l’autore di Azzurro espone i quadri che rappresentano, a quanto ha detto, la sua prima, vera passione che va anche oltre la musica che l’ha reso celebre nel mondo. La mostra è curata da Manuela Furnari (con lui nella foto al Teatro Alfieri).

Università

Torna “Facoltà di scelta” per l’orientamento degli studenti sabato 15 novembre.

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