L’Associazione Nazionale Citta’ del Vino in occasione del Consiglio Nazionale tenutasi il 1 febbraio a Castelnuovo Berardenga (Siena), presa visione dell ordine del giorno votato all’ unanimità dal Consiglio comunale di Asti riunito in seduta aperta il 23 gennaio scorso, si impegna ad appoggiare le iniziative che l’Amministrazione comunale di Asti intenderà avviare per contribuire a risolvere in tempi rapidi la questione del mancato inserimento delle aree vocate del territorio del Comune di Asti nell’ambito della docg Asti e Moscato d’Asti, secondo quanto previsto dalla legge 164 del 1992. L’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Asti è stato sottoposto all’Assemblea degli organi nazionali dell’Associazione città del vino dall’assessore all’Agricoltura, Turismo ed allo sviluppo economico del Comune di Asti Andrea Cerrato che dell’Associazione Città del vino è presidente nazionale. “Si tratta prima di tutto di sanare una evidente anomalia che oltre a danneggiare i produttori del territorio di Asti provoca conseguenze negative per l’intera immagine del settore. Asti e’ l’unico caso in Italia di comune che attribuisce il proprio nome a una denominazione di origine di vini senza vere il diritto a produrlo come esplicitamente previsto dalla legge e dalle direttive europee. Senza entrare nel merito di vertenze legali che hanno visto opposti operatori e soggetti rappresentativi di categoria occorre riprendere tutta la materia e riaprire nelle sede deputate il confronto e trovare una soluzione equa che metta prima di tutto l’intero settore al riparo da ulteriori possibili conseguenze negative “. Associazione Città del Vino: 469 comuni associati 443 comuni 10 soci straordinari 16 soci sostenitori 20140202-091619.jpg Nella foto Fabrizio Montepara – Presidente Res Tipica Anci Paolo Benvenuti – Direttore Città del Vino Pietro Iadanza – Presidente Città del Vino Andrea Cerrato – Vice Presidente Città del Vino 20140202-092734.jpg