A partire dalla serata di domani, sabato 13 settembre, piazza Campo del Palio si trasformerà nel ristorante a cielo aperto più grande d’Italia, formato da graziose casette arredate in stile vintage e animato da migliaia di persone provenienti da ogni parte per trascorrere un piacevole weekend nell’ospitale ambiente del mondo contadino e per gustare le ottime specialità preparate dallo staff culinario delle pro loco protagoniste del 51° Festival delle Sagre (49° effettivo, visto che nel biennio della pandemia la manifestazione, purtroppo, non ha potuto svolgersi). 

La maxi-kermesse, che è organizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Promeco (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Alessandria-Asti), la Fondazione Cr Asti, l’Unpli e il Consorzio della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato, costituisce la più vera rappresentazione della civiltà contadina, uno spettacolo emozionante che coinvolge il pubblico grazie all’autenticità dei personaggi e delle scene di vita, ancora impresse nella memoria di chi ha radici sulle colline dell’Astigiano. Il numero di pro loco partecipanti, che nell’ultima edizione pre-covid ammontava a 41 unità, era sceso a 13 nel 2022 per poi risalire l’anno successivo a 24 sino a raggiungere, nel 2024, le 28 adesioni. Nel 2025 il numero resta inalterato a 28 poiché a fronte di due abbandoni (Costigliole e Santa Caterina di Rocca d’Arazzo), si registra il ritorno della pro loco di Villanova e l’arrivo di una “new entry”, alias Castelnuovo Calcea, debuttante al Festival delle Sagre. Oltre alle pro loco astigiane sfilerà il sodalizio di Milena, la città siciliana presente per festeggiare i 20 anni dalla firma del Patto di amicizia con la città di Asti (sono infatti numerosi gli astigiani di origini milenesi).  

Entrando ora nel vivo del Festival ricordiamo che il pianeta-gastronomia sarà attivo già nella serata di domani quando, dalle 18.30 alle 24, le pro loco apriranno i loro stand per offrire al pubblico una gettonata anticipazione dei piatti tipici. Il Festival comunque raggiungerà il “top” nella mattinata di domenica quando un migliaio di personaggi a piedi o sui carri trainati da trattori interpreteranno le scene più significative dell’antico “way of  life” contadino sfilando nelle vie del centro. 

La partenza è prevista alle 9.30 da corso Matteotti per proseguire in piazza Marconi, via Cavour, piazza San Secondo, via Garibaldi, piazza Alfieri, corso Alfieri, via Calosso, viale alla Vittoria e arrivo in piazza Campo del Palio. Chi desidera assistere alla sfilata seduto sulla tribuna allestita in piazza Alfieri dovrà acquistare il biglietto pari a 5 euro e in vendita presso la biglietteria ubicata in piazzetta Italia, angolo via Leone Grandi (oggi e domani dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18). Sarà possibile acquistare il biglietto anche domenica mattina, dalle 8 alle 10, recandosi direttamente all’ingresso della tribuna. 

Ad aprire il defilé saranno i frustatori di Rocchetta Tanaro accompagnati dal gruppo “I Controcorrente”, mentre durante il corteo potremo applaudire anche la Banda di Costigliole e quella di Villafranca. Prima delle pro loco sfileranno le bandiere della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Portacomaro Stazione, di Serra di Capriglio (di cui quest’anno ricorre il 120° compleanno) e di Mombarone. Il defilè delle pro loco sarà aperto da Milena che presenterà momenti di folclore e di vita contadina di inizio ʹ900. Addentrandoci nel “mood” astigiano evidenziamo che le pro loco, come di consueto, sfileranno suddivise per temi stagionali. I temi nuovi saranno quattro, due relativi alle nuove arrivate, ossia Villanova e Castelnuovo Calcea, e due relativi al cambio di tema della pro loco di Montechiaro (dalle sarte alle donne al voto) e di quella di Tonco (dalla giostra del tacchino alla pallatamburello). Otto si ispireranno a tematiche autunnali, sette a eventi invernali, altre sei ci faranno rivivere momenti primaverili e le ultime sette rappresenteranno episodi legati all’estate. 

Ecco tutti i temi della sfilata

Frustatori di Rocchetta Tanaro accompagnati dal gruppo 

“I Controcorrente” 

milena(cl)

Folclore e contadini siciliani di inizio ‘900 

AUTUNNO

AZZANO

Quando ad emigrare eravamo noi… 

Sogni, speranze, disperazione 

verso “la Merica” 

CASABIANCA

‘L carbùn d’na vira 

(taglio e commercio della legna) 

CASTELLERO

La nocciola, principale risorsa economica della vita contadina di un tempo 

CUNICO

La vinificazione 

MOMBERCELLI

La vecchia fabbrica del torrone 

NIZZA MONFERRATO 

Le celebrazioni del centenario 

della nascita di Francesco Cirio 

a Nizza Monferrato nell’anno 1936 

SAN MARZANOTTO 

I due San Marziano: quello della Chiesa 

e quello della pentola 

VALENZANI

San Martin del masuè 

(il San Martino del mezzadro) 

INVERNO

Banda di Villafranca 

VILLAFRANCA

La festa di leva 

CALLIANETTO

Il ciclo della Canapa 

CANTARANA

“Dai magnin alla ciapèta”: 

dall’antico mestiere di stagnino al Carnevale Cantaranese 

MONTECHIARO

Le donne al voto per la prima volta: 17 marzo 1946 

CORTAZZONE

Martedì grasso 

REVIGNANO

Andùma a viè (la veglia nella stalla) 

SERRAVALLE

I vecchi mestieri invernali 

PRIMAVERA

ANTIGNANO

“Antignan el dì d’la fera ed San Sgund”: Antignano il giorno della fiera carolingia 

MONTIGLIO MONFERRATO 

L’acqua elemento essenziale di vita 

e di lavoro nel Monferrato agli inizi del ‘900 

QUARTO

“La Pentecusta”: 

il lunedì di pentecoste 

TONCO

Il gioco della Pallatamburello 

SESSANT

Quando la campanella dell’asilo 

suonava a Sessant 

VIARIGI

“Al maseng”- il maggengo: 

la fienagione di una volta 

ESTATE

Banda di Costigliole 

VARIGLIE

La pesca limonina: 

coltivazione, raccolta e conservazione 

CALLIANO

La fonte solforosa della Pirenta 

CASTELnuovocalcea

Semi di grano, semi di vita 

CASTELL’ALFERO

Castell’Alfero in festa per la nuova Chiesetta 

SAN DAMIANO 

La festa ‘d San Roc: la festa di San Rocco 

MONGARDINO

‘L martinèt (il maglio) d’ Mungardìn 

e l’antica fabbricazione 

degli attrezzi agricoli 

villanova

Immagini del mercato della piana