Seppure virtualmente, la campanella di fine anno scolastico è suonata anche per i ragazzini ricoverati in Pediatria: sono stati 217 i degenti tra i 3 e i 16 anni che, tra il 13 settembre e l’11 giugno, hanno seguito le lezioni alla scuola ospedaliera del Cardinal Massaia.
Un’opportunità portata avanti dal 2005 e garantita anche quest’anno dall’insegnante Silvana Monticone, in servizio dal lunedì al sabato per assicurare agli allievi lo stesso numero di ore settimanali (24) previste sui banchi di scuola. A fianco dell’Asl AT collaborano, per la riuscita dell’iniziativa, l’Ufficio Scolastico Provinciale e la Direzione Didattica del III° Circolo.
“La scuola – spiega Paola Gianino, primario di Pediatria – rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro reparto e del Massaia: disponiamo infatti di un’insegnante a tempo pieno attraverso la quale garantiamo il diritto allo studio nella malattia e, al contempo, facciamo in modo che i nostri pazienti continuino, anche in ospedale, a sentirsi inseriti in un contesto di normalità, senza dover rinunciare ad abitudini consolidate, come le lezioni quotidiane”.
L’appuntamento giornaliero con l’insegnante, nel rispetto dei tempi dettati da visite ed esami medici, è in sala giochi (per gruppi di bambini) o al letto del paziente se le lezioni sono individuali. “Ogni giorno – racconta Silvana Monticone – in base ai ricoveri in reparto rifornisco il ‘carrello didattico’ di libri e giochi a seconda dell’età degli allievi: con quello, munito anche di fogli e colori, giro di camera in camera. Se le degenze si prolungano oltre la settimana, concordo il programma scolastico con l’insegnante della scuola di appartenenza dei giovani pazienti”. L’uso del computer è consentito nell’aula scolastica che conserva attualmente circa 200 volumi.
Quarantacinque, su 217, i ragazzini stranieri che hanno fruito del servizio nella sessione scolastica appena terminata. Complessivamente gli allievi dell’infanzia sono stati 77, 79 quelli della primaria, 39 della secondaria di primo grado (ex scuola media), 22 degli istituti superiori. Rispetto al passato, sono aumentati i piccoli dell’infanzia, mentre tra gli stranieri le presenze più numerose hanno riguardato i ragazzini dei Paesi dell’Est (Macedonia, Ucraina, ecc.), Marocco, Romania, Albania. Due bambine nomadi hanno realizzato in proprio, sotto la guida dell’insegnante, libri di poesie, mentre i bambini dell’infanzia, in coincidenza con le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, hanno costruito bandierine artigianali per medici e infermiere. Grazie al Museo regionale di scienze naturali, che ogni anno regala una lezione su un tema particolare, in Pediatria si è potuto studiare lo spazio astronomico, mentre per il futuro si spera di entrare nel progetto del Comune sull’archeologia a scuola. Intanto in Pediatria arriveranno presto nuovi volumi: sono i testi usati, ma in buono stato, raccolti dal Consiglio Comunale dei Ragazzi nelle scuole cittadine e destinati ai piccoli pazienti in attesa di essere visitati al Pronto Soccorso pediatrico e negli ambulatori.