L’Ospedale di Asti ha aperto le porte alla cittadinanza, giovedì, in occasione della Giornata della Trasparenza. Un’occasione importante per conoscere ed approfondire i percorsi ospedalieri e i principali servizi garantiti, ma anche il momento ideale per l’Azienda sanitaria di dire il proprio “grazie” ai tanti soggetti che in questi mesi sono in scesi in campo a difesa della nostra preziosa struttura ospedaliera. Nella piazzetta interna del Cardinal Massaia è stato allestito un “villaggio della salute” con diverse postazioni tra cui quella del personale dell’Urp, che si è occupato di offrire indicazioni e materiale illustrativo ai cittadini, gazebo di volontari e punti informativi suddivisi per area (sanitaria, prevenzione, territorio ed amministrativa). Particolarmente frequentato lo stand dedicato al servizio di igiene alimentare e nutrizione con il cui referente, la dottoressa Renza Berruti del Sian, abbiamo voluto approfondire le problematiche legate alla celiachia, patologia di cui soffrono oltre 500 persone nella sola provincia di Asti. “Dal 2005 il Sian, in collaborazione con l’Aic (Associazione italiana celiachia) ha avviato la sperimentazione del progetto “Cuochi nuovi” volto alla formazione di ristoratori per offrire piatti che non generino intolleranze”. Il progetto, poi diffuso su scala regionale, vede oggi coinvolti anche gli addetti mense e i docenti degli istituti alberghieri di Agliano e San Damiano. Un importante segnale è giunto anche sul fronte della donazione degli organi: come gentilmente segnalato da Cristina Chialvi, dirigente ASL AT, durante la giornata sono state raccolte due manifestazioni di volontà (sono state 3 nel 2013 e 6 nel 2014). Per approfondire l’argomento è possibile visitare il link http://bit.ly/1wye6H0. La Giornata Aperta della Trasparenza ha avuto un ottimo riscontro in termini di presenze, per la maggior parte costituite da studenti delle scuole superiori (con i ragazzi di “Castigliano” e “Quintino Sella”), associazioni di volontariato e personale sanitario, con la possibilità di prendere parte a visite guidate che hanno fatto tappa in alcuni dei reparti nevralgici del nosocomio astigiano. Grande interesse ha riscosso anche la postazione dedicata alla scoperta del sito internet dell’ASL AT (http://portale.asl.at.it), reso navigabile grazie a un pc portatile collegato a video proiettore. LA VISITA GUIDATA IN OSPEDALE La dottoressa Patrizia Bergese, responsabile del dipartimento di Chirugia, ha condotto la sessione di visite guidate a cui abbiamo preso parte e che ha registrato come prima tappa il Laboratorio Analisi. Il centro raccoglie la quasi totalità degli esami eseguiti in Piemonte (sangue, urine, tiroide, allergicologia, urinocoltura, feci ecc); ogni giorno vengono analizzate circa 3700 provette, suddivise per colore, smistate da sofisticate apparecchiature in base a differenti codici a barre sovrimpressi. Il breve tour si è concluso all’entrata dell’area dedicata alla biologia molecolare, quattro stanze che sono “off limits” al personale non ospedaliero, dove sono stati installati due imponenti frigoriferi graduati alle temperature di – 60° e 5° che contengono gli esami allergicologici. Nonostante le recenti polemiche per la chiusura del Centro Prelievi il sabato mattina (le prestazioni vengono offerte solo più un sabato al mese), il dottor Edoardo Pittatore ci ha rassicurato che, fatto salvo per il primo fine settimana di gennaio, ora la situazione è tornata regolare. Abbandonato il Laboratorio Analisi il percorso è proseguito nel reparto di Recupero e Rieducazione Funzionale diretto dalla dottoressa Maria Pia Truscello. Ad accoglierci la fisiatra Giovanna Lombardi che ha illustrato il percorso riabilitativo necessario al paziente affetto da disabilità motoria (principalmente a causa di ictus, emiplegie, fratture) per ritrovare la più completa autonomia. Successivamente il fisioterapista Gian Maria Monchiero ha analizzato il percorso di studi necessario allo svolgimento della professione, che si rivolge principalmente a pazienti ortopedici ma anche neurologici (affetti, ad esempio, da sclerosi multipla). Infine la logopedista Maria Grazia Saracco ha affrontato il tema del ritardo nella composizione del linguaggio, che affligge indistintamente bambini e adulti, per cui è previsto un trattamento la cui durata varia da 10/12 sedute ad alcuni anni a seconda della gravità del caso. Il percorso si è concluso con la visita agli asinelli (ora 12 dopo le recenti nascite di due cuccioli) che popolano il prato antistante il Cardinal Massaia, utilizzati non come animali da reddito ma per migliorare le condizioni psicofisiche di persone affette da un momento di particolare malessere e soggetti diversamente abili. Una “scelta ecologica” iniziata nel 2010, come spiegato da Uliana Skriabna, referente della cooperativa sociale gestrice dell’appalto “Il Cerchio Aperto”, che coinvolge ogni giorno tre operatori nell’accudizione e lo spostamento degli animali nonché la cura di un piccolo orto biologico dove vengono coltivati frutta, ortaggi ed erbe aromatiche. IL COMMENTO DEL DIRETTORE SANITARIO Al termine della visita guidata abbiamo avuto il piacere di colloquiare con Massimo Uberti, dal maggio 2012 direttore sanitario dell’Asl AT. Uberti ha rimarcato lo spirito con cui i dipendenti dell’Ospedale hanno affrontato l’evento: “La Giornata Aperta della Trasparenza è stata tutto fuorché un mero adempimento burocratico, è la dimostrazione del lavoro che viene fatto ogni giorno per la cittadinanza verso la quale nutriamo una grande riconoscenza”. Uberti ha ricordato con entusiasmo le oltre 35.000 firme raccolte a difesa dell’Ospedale con una petizione lanciata, a fine novembre, dall’attuale direttivo dell’Osservatorio della Sanità: “Si è trattata di una grande manifestazione di fiducia verso un’azienda che, pur non essendo perfetta, s’impegna a offrire tutto il necessario per garantire la salute pubblica”. Il direttore non ha espresso giudizi sugli effetti della riforma sanitaria, preferendo che siano gli stessi cittadini a segnalare le eventuali criticità che potrebbero emergere, tuttavia ha ribadito che “l’attenzione resta molto alta” per garantire l’ottimale funzionamento dei servizi offerti. Sul blocco del turn-over e la carenza di personale, Uberti ha precisato che in 10 anni si sono perse circa 100 presenze e le esigenze di nuovo addetti si fanno sentire soprattutto per il progressivo invecchiamento dei lavoratori. La mancanza di personale si riverbera anche nella chiusura del Centro Prelievi il sabato mattina: “Non abbiamo più la possibilità di garantire personale al Centro Prelievi per 6 giorni su 7, ci auguriamo che la popolazione comprenda questa difficoltà” e sulle polemiche generate dalla carente informazione (segnalate dall’Osservatorio della Sanità), Uberti ha ricordato che le indicazioni erano state fornite sul portale dell’Asl ma che in futuro si lavorerà per un’ottimizzazione della comunicazione con il cittadino. Fabio Ruffinengo
L’ospedale Massaia apre le porte agli astigiani con la giornata della Trasparenza
