Sabato 15 e domenica 16 giugno torna il Festival del Paesaggio Agrario, giunto alla sua quinta edizione. Quest’anno il Festival manterrà la sua caratteristica “itinerante” tra città capoluogo e sud astigiano, con una serie di appuntamenti che si avviano dall’analisi, riflessione, dibattito sul presente e sul futuro delle migliaia di piccoli borghi che, pur trovandosi a rischio di abbandono, rappresentano all’opposto una fonte non solo di memoria ma anche di grande opportunità. Se solo fossimo capaci di ripensarli e riprogettarli alla luce di una visione basata sull’autentica riqualificazione: dalla programmazione territoriale alla rete dei servizi, dalle opportunità residenziali alla nuova agricoltura amica dell’ambiente. Lo spunto di questa edizione del Festival è dato da due libri: “Spaesati” di Antonella Tarpino e “Off. In viaggio nelle città fantasma del Nordovest” di Marco Magnone, che descrivono, con tecniche narrative diverse, l’esperienza del tempo in luoghi rurali, con le loro memorie sepolte e le possibilità di godere di una “rigenerazione” corroborata da buone pratiche economiche e sociali. Questa edizione del Festival si caratterizza per tavole rotonde e passeggiate dai linguaggi diversificati, in una chiave di armonia e sostenibilità che porterà i partecipanti a conoscere “luoghi e non luoghi” del territorio anche attraverso il cammino, il passo lento lungo sentieri esistenti ed accennati, tra ferrovie abbandonate ma non dimenticate, tra confini amministrativi e paesaggi che disegnano l’ampiezza della libertà possibile … Con l’aiuto di poeti, musicisti da “strada ferrata”, attori, autori, scrittori, amministratori. Si apre la mattina di sabato 15 giugno ad Asti, con il convegno ospitato nell’affascinante cornice di Palazzo Gazelli “Le potenzialità del territorio tra economia, servizi e valorizzazione”, in cui si discuterà delle ferrovie secondarie, di master universitari, di eventi e di riconoscimento Unesco, osservando gli esempi virtuosi provenienti dall’Inghilterra con Marco Devecchi, Giovanni Currado, Louise Sweet, Enrico Ercole, Annalisa Conti, Carlo Cerrato. Nel pomeriggio, guidati da Alessandro Mortarino e dal Forum italiano “Salviamo il Paesaggio”, il Festival si muove tra Neive e Castagnole delle Lanze (cioè tra cuneese e astigiano, tra Langhe e Monferrato …) con la “Camminata su un binario morto” per riflettere – tra letture e musica, tra memoria e progetti – sul recente abbandono della tratta ferroviaria, le sue implicazioni sul tessuto sociale, l’attrazione turistica di un percorso dolce su rotaia. All’arrivo a Castagnole delle Lanze la suggestiva visita alla recuperata torre panoramica della multiforme genialità del “Cunt di Babi” e lo spettacolo teatrale di Claudio Canal sui capannoni abbandonati, reperti di un’industrializzazione mai veramente decollata. Domenica 16 giugno, accompagnati da Marco Magnone, il Festival fa tappa la mattina ad a Olmo Gentile, il paese più piccolo della provincia di Asti, che diventerà, con la sua balconata del Perletto sulle Langhe, il teatro della passeggiata narrativa “I giorni del vento”, come esempio di tutti quei territori poco abitati che rischiano un definitivo abbandono, nonostante la bellezza paesaggistica e la fertilità della terra. Sarà l’occasione di un confronto tra esperienze diverse, che si concluderanno con il compositore Carlo Pestelli, che proporrà le sue canzoni di ricerca. Nel pomeriggio a Vinchio, sul bricco di Montedelmare nella Riserva naturale della Valsarmassa, amministratori, scrittori, ricercatori, progettisti metteranno a confronto proposte sul tema “Memoria e futuro dei luoghi rurali: come far sì che la memoria della terra sia feconda per il futuro”. Incontreremo, tra l’altro, i “Comuni Virtuosi” e il progetto “Vento”, da Venezia a Torino attraverso un lungo percorso rigorosamente per le due ruote e i pedali, che ha la forma di una ciclovia ma ciclovia non è: è un progetto di sviluppo, una concreta e stabile occasione di occupazione e rilancio economico dei territori attraversati (e non solo loro) … Il poeta Tiziano Fratus, collaboratore de La Stampa interpreterà Il sussurro degli alberi (Ediciclo edizioni).