Aumenta la presenza femminile in “casa” Coldiretti Asti. E’ quanto emerge sia tra le Imprese Agricole Associate sia nei ruoli apicali in seno alle Sezioni, alle Zone e ai Coordinamenti.

Dalle recenti elezioni per i rinnovi delle cariche, le donne Presidenti di Sezione sono passate da 2 a 7 (Sara Amelio, Annalisa Bocchino, Serena Ficani, Giulia Micco, Monica Monticone, Claudia Patrone ed Eleonora Ronco) e i Segretari di Zona donne sono diventate 2 (Corinne Checcucci per Canelli e Sara Mazzolo per Vesime), mentre resta invariato a 1 il numero di Presidenti di Zona (Monica Monticone per Asti).

A livello di coordinamento provinciale, sono donne: la responsabile Terranostra Giovanna Soligo dell’Agriturismo Cascina San Nazario di Montechiaro d’Asti e, ovviamente, la responsabile di Donne ImpresePaola Arpione dell’Agriturismo Tre Colline in Langa a Bubbio. 

Predominante presenza femminile all’interno dei consigli dei 3 coordinamenti già rinnovati: 9 donne su 14 componenti il consiglio di Terranostra; 18 su 18 le donne nel Consiglio Donne Impresa, alle quali si aggiunge la coordinatrice Liliana Pipia, e 2 su 12 nel Consiglio Pensionati, con la conferma di Rosanna Porcellana come coordinatrice.

Crescono anche le Imprese Agricole femminile. L’ultima estrazione effettuata nei giorni scorsi ne conta 1550 su 5273, incluse tra i 15.634 associati a livello provinciale.

Questa sera, giovedì 11 maggio, il rinnovo del coordinamento Giovani e, mercoledì 17 maggio, quello della Presidenza provinciale e del CdA.

Questo, invece, l’elenco completo dei nuovi Presidenti di Zona: Monica Monticone (Asti), Carlo Gallo (Canelli), Adriano Cavallito (Castelnuovo Don Bosco), Matteo Nespolo (Moncalvo), Felice Gerardo Ferrero (Montechiaro d’Asti e Montiglio Monferrato), Marco Perfumo (Nizza), Andrea Rabino (San Damiano d’Asti), Gianfranco Torellli (Vesime) e Marco Melica (Villanova d’Asti).

Tra le 59 nuove presidenze di Sezione, infine, crescono anche i giovani con 4 under 30enni e 11 tra i 31 e i 40 anni.

Ritengo che la presenza femminile all’interno della Coldiretti provinciale, così, come in tutte le organizzazioni, società e associazioni, sia pubbliche sia private, dovrebbe essere un fatto naturale e spontaneo, che vada al di là dell’impegno morale di dover necessariamente inserire le cosiddette quote rosa” sottolinea il Presidente Coldiretti Asti Marco Reggio

“La presenza femminile, così come quella dei giovani, è fondamentale per conquistare una visione d’insieme completa e di dettaglio attenta” aggiunge il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia. “Le aziende più virtuose sono eterogenee per competenze, sensibilità, soft skill, età e genere”.