Presentato oggi a Torino il ricco programma dei treni storici per l’anno 2019 della Fondazione FS Italiane concordato e finanziato dalla Regione Piemonte. 500.000 euro stanziati per far rivivere in 33 appuntamenti, da marzo a dicembre, le suggestioni di questi mezzi, che conservano tutto il loro fascino. Presenti gli Assessori al Turismo Antonella Parigi e ai Trasporti Francesco Balocco, l’ing Claudio Calvelli, responsabile del Servizio Materiale e Trazione della Fondazione Fs, gli amministratori dei territori interessati. Novara-Varallo (con collegamenti da Torino e da Milano), Ceva-Ormea, Asti-Castagnole-Neive e Asti-Castagnole-Nizza, Torino-Bra, Cuneo-Ventimiglia, Novara-Domodossola: queste le linee sulle quali torneranno a circolare i treni storici, autentici gioielli in grado di evocare suggestive atmosfere del passato e fornire un punto di vista insolito sui paesaggi del Piemonte. Lungo i percorsi, come ormai tradizione, sono in programma eventi culturali ed enogastronomici, concordati con le amministrazioni del territorio coinvolte nell’organizzazione, per rendere i viaggi un’autentica e completa esperienza di scoperta. Per l’assessore Balocco “i treni storici, oltre alla loro valenza turistica, hanno anche la funzione di mantenere in esercizio ed in efficienza linee che in passato sono state sospese al traffico passeggeri, in funzione della loro futura riattivazione alla quale come Regione stiamo lavorando e sulle quali RFI, su nostra indicazione, ha investito e investirà significative risorse”. “Questa forma di turismo ‘slow’ sta riscontrando un sempre crescente successo, come hanno dimostrato anche gli ultimi appuntamenti organizzati nella nostra Regione– dichiara l’assessore regionale Antonella Parigi -. L’obiettivo è quello di utilizzare questa formula per rafforzare un turismo sostenibile, capace di richiamare visitatori attenti ai territori e alle loro eccellenze, e che attraverso questi viaggi sia spinto a tornare in Piemonte”. Il calendario completo dei treni storici in programma in Piemonte è disponibile sul sito www.fondazionefs.it e sul sito della Regione www.visitpiemonte.com