L’ora X è scattata. Il venerdì 13 più atteso nella storia della giustizia italiana è scoccato e oggi Asti può contare su un maxi tribunale, dopo l’accorpamento sancito dal decreto legge. Una fusione ancora parziale visto che Alba si è opposta strenuamente al trasferimento del foro di piazza Medford, ottenendo in extremis un “contentino”, grazie anche all’appoggio del presidente della Regione Roberto Cota che ha incontrato a Roma il Guardasigilli Annamaria Cancellieri. Sì quindi al definitivo accorpamento dei tribunali anche se Alba potrà mantenere temporaneamente e parzialmente la sezione civile (ordinario e lavoro), ossia i procedimenti già in corso e a esaurimento. Questo grazie all’applicazione da parte del ministro della Giustizia dell’articolo 8 del decreto legge legato a specifiche ragioni organizzative o funzionali (a onor del vero l’articolo 8 è stato applicato in tutti i fori piemontesi). Alba può quindi contare su una deroga del tutto limitata, mentre si è concluso il trasloco dei faldoni interrotto dal “sit in” di sindaci, avvocati e amministratori del Cuneese la scorsa settimana. Alle 17 ilneo tribunale diveneterà una realtà alla presenza del vice presidente del Csm Michele Vietti che parteciperà alla cerimonia di inaugurazione. Il presidente Francesco Donato, complimentandosi con le autorità comunali ha dichiarato all’Ansa: “E’ il primo tribunale in Italia a completare il trasloco. Hanno già preso posto nei loro uffici 15 giudici albesi, 3 nuovi sostituti procuratori e 50 tra cancellieri, impiegati ed ufficiali di polizia giudiziaria”. Da oggi fanno parte del foro di Asti circa 700 avvocati. Sono sotto la giurisdizione del palazzo di giustizia astigiano 410 mila abitanti, il maggiore del Piemonte dopo Torino.