Cardinale primate d’Argentina, Jorge Mario Bergoglio è di famiglia astigiana; il padre, ferroviere, all’età di vent’anni emigrò alla volta dell’Argentina stabilendosi a Buenos Aires. La famiglia del cardinale è originaria di Portacomaro Stazione, bricco Marmorito, dove il nonno di mons. Bergoglio acquistò da un ebreo, nella prima metà dell’800, l’unica casa ivi esistente. Successivamente i Bergoglio costruirono anche le altre case, poi abitate dai discendenti. E’ probabile che la provenienza sia da ricercarsi nel nord astigiano, intorno a Castelnuovo Don Bosco, probabilmente Cortiglione di Robella, dove esistono ancora oggi numerosi Bergoglio. A Buenos Aires il 17 dicembre 1936 nasce Jorge Mario. Compiuti gli studi primari, consegue il diploma di perito chimico e successivamente entra nel seminario di Villa Devoto. L’11 marzo 1958 entra nel noviziato della Compagnia di Gesù compiendo studi umanistici in Cile. Nel 1963 nel Collegio San José di San Miguel (Argentina) consegue la laurea in filosofia. Professore di letteratura e psicologia presso il Collegio Immacolata di Santa Fe tra il 1964 e il 1965, nel 1966 insegna le stesse materie presso il Collegio del Salvatore di Buenos Aires. Il 13 dicembre 1969 ordinato sacerdote e successivamente è in Spagna maestro dei Novizi a Villa Barillari (San Miguel – Argentina). Il 31 luglio 1973 viene eletto provinciale dell’Argentina, incarico che svolge per 6 anni. E’ poi Rettore del Collegio Massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa tra il 1980 e il 1986 e quindi Direttore Spirituale e Confessore nella chiesa della Compagnia di Gesù in Cordoba. Il 20 maggio 1992 il papa lo nomina vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires ; l’ordinazione episcopale avviene il 27 giugno dello stesso anno nella cattedrale di Buenos Aires. Arcivescovo coadiutore di Buenos Aires il 3 giugno 1997, alla morte del cardinal Quarracino il 28 febbraio1998 è nominato arcivescovo di Buenos Aires. E’ autore di libri Meditaciones para religiosos del 1982, Reflexion sobre la vida apostolica del 1986 e Reflexiones de esperanza del 1992. Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina, è vicepresidente della Conferenza Episcopale Argentina, membro della commissione permanente in rappresentanza della provincia ecclesiastica di Buenos Aires, membro della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica, Gran Cancelliere dell’Università Cattolica Argentina, membro del Pontificio Consiglio per la Famiglia e delle Congregazioni per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. E’ stato Relatore Generale aggiunto alla 10° Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 1991), nel Concistoro del 21 febbraio 2001 è stato insignito della dignità cardinalizia del titolo di San Roberto Bellarmino. Nell’ultimo conclave, in cui è stato eletto papa il cardinale Ratzinger col nome di Benedetto XVI, il cardinale di origine astigiana è stato uno dei più votati. In occasione di una visita compiuta alcuni anni or sono in terra astigiana, il cardinal Bergoglio e i Bergoglio argentini hanno rivisto la casa dei propri avi e tratto, a ricordo di questa visita, una zolla di terra. L’amore per le proprie origini, che il padre gli ha insegnato, ha portato il cardinal Bergoglio a venire diverse volte in Piemonte – a Torino, Tigliole e Asti dove vivono i parenti- per parlare la lingua piemontese. Amamte delle poesie di Nino Costa recita a memoria Rassa Nostrana nella quale si parla dell’emigrante e viene citata l’Argentina. Foto di Roberto Signorini