federico-buffa“Le gioie della vita: Michelle Pfeif er , il cioccolato … e Kobe Bryant  in campo aperto”. E’ una delle tante frasi celebri di Federico Buffa, il maggior esperto italiano di basket a stelle e strisce e forse il miglior narratore sportivo nel panorama televisivo contemporaneo. Il giornalista, anzi “l’avvocato” visti gli studi di giurisprudenza conclusi ma poco applicati nella vita lavorativa,  prenderà parte insieme all’altro uomo Sky Nicola Roggero all’anteprima di Fuori Luogo, il festival estivo organizzato a San Damiano da Marco Ferrero e dalle sue Officine Carabà. Sede dell’evento, decisamente singolare nel panorama  culturale  astigiano, sarà il Teatro Giraudi ricavato nell’ex chiesa di San Giuseppe di via Roero. Uomo  di  punta  di  Sky  Sport,  Buffa  ha  creato  negli  anni  un  sodalizio  formidabile  con  Flavio Tranquillo,  innovando  il modo  di raccontare  il  basket  e    contribuendo  a rafforzare  la  presa  dei giganti Nba sul pubblico televisivo italiano. Amico di Tranquillo prima che collega, Buffa è un grande conoscitore degli Stati Uniti, dei suoi riti sportivi, del mondo del basket Nba, che frequenta dai tempi dell’università. Conoscenza  che  infonde  in  telecronache  memorabili,  ricche  di  aneddoti  oltrechè  di  sapienza tattica. Un mondo che ha fatto conoscere a un numero sempre più ampio di appassionati, che ora si rammaricano della sua assenza dalle telecronache Nba di Sky. Da  questa stagione  infatti,  la  televisione satellitare  di  Rupert  Murdoch  punta su  un’altra  delle passioni di Buffa, il calcio sudamericano, abbinandola alle sue innate doti di affabulatore. Il giornalista sarà una delle punte della task force di Sky Italia  ai prossimi mondiali del Brasile, dove racconterà storie di calciatori intrecciate a scorci di vita e a ritratti di società. Nel frattempo Buffa ha realizzato sempre per Sky Italia una serie di speciali di grande successo: la storia  di Micheal Jordan, il  più forte  giocatore  di  basket  della storia,  andata  in  onda  il  25  e  26 dicembre,  con  un  seguito  clamoroso,  replicato  dal  boom  di  contatti  su  You  Tube  nei  giorni successivi. E poi la vicenda  di Arpad Weisz,  l’allenatore  ungherese  di  etnia  ebrea,  che  guidò  a cavallo delle due guerre molte squadre di calcio italiane, tra cui Bologna e Inter, e che finì vittima dell’insensato olocausto nazista, andata in onda il 27 gennaio 2014 in occasione del Giorno della Memoria. Una  narrazione  intensa  e  appassionata,  valsa  molto  più  di  tante  celebrazioni  a  manifestare l’insensatezza della furia nazista, tanto da far guadagnare a Buffa una targa di ringraziamento da parte della Comunità Ebraica di Milano. Insomma,  chi  vorrà  godersi  qualche  affascinante  racconto  di  sport,  evocativo  di  campioni  e momenti  leggendari,  di  cui  gli  appassionati  di sport  hanno  tanto    bisogno  vista  la  tristezza  che infonde molta cronaca sportiva di queste settimane, non potrà perdersi la singolare venuta ad Asti dell’ “avvocato” Buffa. Massimiliano Bianco