Il percorso universitario è senza alcun dubbio una tappa fondamentale nel processo di formazione di un ragazzo, soprattutto nell’ambito del futuro professionale. Una laurea, infatti, è obbligatoria per avere accesso al mondo del lavoro e per trovare un’occupazione che possa garantire un buon stipendio ed un tenore di vita adeguato. In questo senso, esistono lauree che garantiscono nella maggior parte dei casi la possibilità di trovare un buon posto di lavoro, ed altre che invece rispondono a questa necessità con difficoltà maggiori. Vediamo insieme come scegliere una buona laurea per migliorare il futuro professionale dei giovani, basandoci sui dati raccolti dall’Istat. La laurea in Ingegneria Una delle facoltà che più di tutte garantisce un’occupazione soddisfacente è la facoltà di Ingegneria civile: un vero e proprio evergreen che da anni permette ai giovani laureati di trovare un’occupazione in linea con il proprio curriculum. Stando ai dati rilevati dall’Istat, infatti, l’80% degli studenti laureati in Ingegneria civile trova un posto di lavoro nel giro di 2 anni. In questo senso, una delle scelte migliori è rappresentata da una laurea in Ingegneria: un titolo di studio in grado di garantire numerosi sbocchi professionali, dagli uffici pubblici alle aziende, passando per le ricerche e per la libera professione. Nonostante si tratti di una laurea di tipo tecnico, i giovani al giorno d’oggi sono agevolati dal progresso tecnologico, quindi possono conseguire la laurea in ingegneria civile in atenei come la Unicusano, università telematica riconosciuta dal MIUR che può essere d’aiuto agli studenti lavoratori, neo-genitori o chiunque non abbia il tempo sufficiente per frequentare i corsi di persona. La laurea in Legge
 Anche le diverse facoltà giuridiche sono in grado di assicurare un futuro ricco di lavoro e di soddisfazioni, inclusi i percorsi politico-sociali: in questo caso, però, sono decisamente più diffuse le occupazioni autonome, dato che il 38% dei laureati in Legge finisce per abbracciare la libera professione. In alcuni casi si tratta di una scelta, in altri di una costrizione: gli impieghi continuativi sono davvero una merce rara per chi è in possesso di una laurea conseguita presso una facoltà giuridica. Le lauree umanistiche
 A dispetto della crisi delle facoltà umanistiche, stando ai dati dell’Istat è molto probabile trovare un lavoro al termine del proprio percorso di studi in Lettere: secondo la ricerca, infatti, il 48% dei laureati in Lettere e Scienze della Comunicazione riesce a trovare un lavoro stabile. Merito soprattutto dei tantissimi sbocchi di questa laurea, che permette anche di lavorare nel campo del web marketing, presso una delle numerose agenzie di comunicazione presenti in Italia e all’estero. La percentuale, che apparentemente potrebbe sembrare bassa, è in realtà dovuta al gran numero di laureati che scelgono di proseguire il proprio percorso di studi con un master. Un discorso simile può essere fatto anche le professioni medico-sanitarie dove, dal rapporto alma laurea, risulta una occupazione del 97% cioè quasi la totalità dei laureati. Informazione pubblicitaria