Una storia che ha del surreale, l’incubo che accompagna per anni e anni passato l’esame, la maturità da ripetere, per 40 ragazzi di Asti (che si sono visti contestare il diploma “caducato”, privato di efficacia giuridica, un anno dopo averlo ottenuto) è diventato realtà. Tutto questo in seguito a un pronunciamento del Consiglio di Stato: il riconoscimento di scuola paritaria dell’Istituto paritario cittadino Manzoni (liceo scientifico, geometri e ragionieri) era stato portato a termine solo per le prime classi. Ciò implica che gli alunni delle seconde, terze e quarte hanno avuto scrutini non validi. I maturandi fecero ricorso al Tar per accedere “con riserva” all’esame. Oggi quegli studenti sono universitari o lavoratori e si trovano nella difficile situazione di dover tornare sui banchi di scuola e rifare tutto daccapo, proprio come nel film Immaturi di Paolo Genovese. Dalla scuola è stato diramato un comunicato: “La scuola taglia il traguardo dei 40 anni di attività (180 allievi nell’ultimo anno scolastico). Quello che sta accadendo ha dell’incredibile. Non stiamo parlando di un “diplomificio”: qui da noi si studia seriamente, il gruppo insegnanti è qualificatissimo e l’accesso agli esami di Stato ha un grado di difficoltà superiore alle scuole statali. Quest’anno ci sono stati una quindicina di non ammessi su circa 90 candidati e una decina di respinti alla Maturità, sostenuta davanti a regolari commissioni nominate dal Ministero con commissari in servizio nelle scuole statali”. Dice il direttore Fabio Gai: “Il diploma caducato non significa esame da rifare, sono fiducioso che la giustizia amministrativa convaliderà il diploma agli studenti coinvolti da questa vicenda paradossale”. L’avvocato Carlo Rienzi legale della scuola e presidente Codacons (una delle principali e storiche associazioni dei consumatori) riferisce: “La vicenda origina dall’ignoranza da parte dei funzionari del Ministero sulla legislazione vigente. Non solo infatti, hanno pensato di poter caducare i diplomi a studenti che erano completamente all’oscuro della vicenda della scuola, con una palese violazione della normativa (Legge 241/90) ma gli stessi funzionari hanno anche ignorato completamente l’esistenza della legge (168/2005), che prevede che quando si è ammessi ad u esame per una sentenza del Giudice Amministrativo (come è avvenuto in questo caso) il superamento fa si che si convalidi il diploma così conseguito”. E annuncia: “A giorni ripresenteremo il ricorso al Tar e non è escluso che denunceremo alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti questi funzionari così poco attenti”.