Come ridurre lo spreco alimentare È possibile evitare gli sprechi alimentari? È possibile formare le nuove generazioni ad un consumo più consapevole? Sono interrogativi a cui cerca di dare risposte e propositi il progetto Strefowa, finanziato dal programma Central Europe, di cui l’Agenzia di sviluppo del territorio LaMoRo (Langhe Monferrato Roero – Asti, Piemonte) è partner. Da gennaio in collaborazione con docenti verranno attivati percorsi didattici per le scuole primarie sui temi, appunto, dello spreco del cibo, della scarsa disponibilità di risorse per ampie fasce di popolazioni, del corretto utilizzo delle scorte, ecc Sulla questione sono stati coinvolti l’ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte – Ambito Territoriale di Asti e la Regione Piemonte – Settore Relazioni con il pubblico e Tutela dei consumatori che hanno dato il loro appoggio all’iniziativa. All’iniziativa collabora il polo universitario Astiss. Il tema è molto attuale: la normativa italiana a livello nazionale sugli sprechi alimentari è stata approvata soltanto lo scorso agosto. Le attività con le scuole saranno orientate ad aumentare la consapevolezza dell’importanza del cibo e delle risorse naturali: lo spreco del cibo genera delle ripercussioni a livello economico, a livello ambientale, a livello sociale ed etico. Gli alunni delle scuole saranno invitati a ragionare su come evitare lo spreco e non generare rifiuti: è fondamentale per poter promuovere dei comportamenti più responsabili e sostenibili nelle generazioni più giovani. Le attività didattiche saranno condivise con gli altri partner europei del progetto Strefowa: in questo modo la condivisione delle esperienze scolastiche per ogni partner, permetterà di poter confrontare le diverse realtà e trovare nuovi input da sviluppare in azioni successive. “È un’opportunità messa a disposizione del territorio piemontese e astigiano” – dice Umberto Fava direttore di Agenzia di Sviluppo del territorio LaMoRo -; “la possibilità di poter lavorare con gli alunni delle scuole primarie ci permette di affrontare un tema molto delicato in un’età che è molto fertile per l’apprendimento. Le giovani generazioni di oggi saranno quelle che domani saranno chiamate a gestire e custodire l’ambiente. Le attività formative sono fondamentali per responsabilizzare e sensibilizzare sul tema dello spreco del cibo. Spesso non ci si rende conto di come piccoli accorgimenti e comportamenti sani e corretti permettano di non creare rifiuti che hanno un impatto sicuro sull’ambiente”. “Il cibo – prosegue Marcella Poncini, consulente LaMoRo – è stato al centro di EXPO 2015 a Milano, generando una nuova consapevolezza nelle persone. Lo scorso agosto è stata approvata in via definitiva la legge italiana sullo spreco di cibo che insieme a pochi altri esempi europei rappresenta un buon esempio di come la legge possa cambiare gli atteggiamenti non corretti in favore di altri più sostenibili. La Regione Piemonte ha già promosso azioni in questo campo ed è già dotata di una legge per limitare la generazione di rifiuti a partire dal cibo sprecato. Il progetto quindi si inserisce in un contesto maturo, in cui il tema della lotta allo spreco del cibo è molto sentita. Il nostro obiettivo – conclude – è di dare al territorio la possibilità di riflettere su temi condivisi da tutta Europa”. Sulla piaga dello spreco di cibo, da un lato, con le campagne per la raccolta e la distribuzione alle persone bisognose, dall’altro, si stanno battendo da anni con azioni concrete anche a livello internazionale movimenti quali Slow Food attraverso le attività di Terra Madre, in particolare ma anche fondazioni quali il Banco Alimentare che il 27 novembre prossimo organizza una raccolta nazionale in migliaia di supermercati sia in Piemonte sia nelle altre regioni del paese. Due partner che, a pieno titolo, potrebbero rientrare nei propositi del progetto Strefowa con auspicabili collaborazioni non solo in ambito europeo ma, soprattutto, regionale e locale.