Come far vivere meglio il prezioso gambero di fiume: nel parco di Rocchetta Tanaro i bambini della Buonarroti progettano e costruiscono piccole opere sul rio Rabengo

ROCCHETTA TANARO – Studiare il gambero di fiume e aiutarlo a vivere meglio nei nostri corsi d’acqua: l’originale progetto, nato dalla collaborazione con l’Ente Aree Protette Astigiane, ha visto protagonisti i bambini della 5B della primaria Buonarroti di Asti.

Gli alunni, affiancati dalle insegnanti Silvia Capellino e Elisa Garbarino, hanno di recente concluso un soggiorno di due giorni al parco naturale di Rocchetta Tanaro dove, lungo un tratto di trecento metri del rio Rabengo, hanno creato un piccolo bacino e tre salti d’acqua per regalare una maggiore ossigenazione al ruscello, in cui vive il gambero. Nel lavoro di progettisti e costruttori, i bambini sono stati seguiti dal guardiaparco Francesco Ravetti, responsabile del Centro di educazione ambientale delle Aree Protette, e dal biologo Tiziano Bo, ricercatore all’Università del Piemonte Orientale. Le varie fasi operative sono state documentate con fotografie scattate a turno dagli stessi allievi, il cui intervento sul Rabengo ha previsto sia la realizzazione delle opere che il collaudo vero e proprio delle stesse.

Un’esperienza didattica entusiasmante, secondo quanto raccontano gli alunni, che per costruire le barriere e i salti d’acqua hanno seguito i dettami dell’ingegneria naturalistica e utilizzato piccoli tronchi di ontano, castagno, nocciolo recuperati nel bosco.

Come veri progettisti, in autunno avevano fatto un sopralluogo sul Rabengo per individuare il tratto interessato dai lavori e con l’aiuto di Tiziano Bo e Guido Blanchard, dottore forestale, avevano approfondito in classe le caratteristiche del gambero (la cui importante presenza rivela una buona qualità dell’acqua) e del suo habitat. Poi, indossati guanti e stivali, nei giorni scorsi si sono messi a costruire le opere con pali e picchetti preparati dai guardiaparco.

Il desiderio di “lasciare qualcosa” fatto da loro nell’area protetta è così stato esaudito e conclude un’esperienza didattica, dedicata ai temi della sostenibilità ambientale e biodiversità, durata cinque anni. E’ infatti dalla prima classe che le insegnanti Garbarino e Capellino accompagnano i bambini in questo percorso, partito dall’osservazione del giardino della scuola, esteso al parco di Rio Crosio e, dal terzo anno, approdato al parco di Rocchetta, con il diretto coinvolgimento di esperti e dei guardiaparco che hanno insegnato agli alunni a studiare la vita nell’acqua attraverso il  monitoraggio del rio Ronsinaggio, anch’esso custode del gambero di fiume.

Un lavoro didattico vario e articolato, presentato al XXII° Congresso nazionale di Ecologia e integrato nel tempo dalla creazione di un documentario, un libro, uno spettacolo teatrale, riconoscimenti ottenuti in concorsi regionali ed europei. Per chiudere l’esperienza quinquennale restano da realizzare un video e le bacheche da collocare all’ingresso del parco e lungo i rii Rabengo e Ronsinaggio per raccontare ad altri la storia di un progetto fantastico.