Un compleanno importante o, meglio, le nozze d’argento della fiera del Rapulé con Calosso, perché l’edizione di quest’anno sarà la venticinquesima e si preannuncia piena di tradizione e di qualche novità, con la presenza certa, e da protagonista, del paesaggio delle colline del moscato d’asti in queste giornate autunnali di sole tiepido, di primi freddi mattutini, del riposo dei “guerrieri contadini”, dopo le fatiche della vendemmia e le giornate infinite in cantina.
Non solo il paesaggio, non solo le vigne che, dal colore delle foglie, denunciano la loro vocazione ai grandi rossi o al bianco dorato che, ci raccontano, quest’anno sarà dolce e profumato, ma i mitici crutin da visitare e godere per qualche momento e poi le persone che stanno, in queste ore, affinando la macchina della fiera.

Da questo venerdì sera 17 ottobre a domenica 19 Calosso è pronta ad accogliere turisti affezionati (le case vacanza della zona e i B&B sono sold-out da tempo) italiani (da tutto il nord ovest) e anche stranieri come da tradizione, insieme ai tanti amici della fiera che non vogliono perdere l’appuntamento e che, dal Piemonte saliranno al paese dell’Astesana che guarda dall’alto dei suoi 400 metri la teoria delle colline monferrine e le langhe alte.
L’accesso al Rapulé sarà libero il venerdì sera e la domenica (giorno dedicato anche alla fiera con tanti stand di associazioni e piccoli produttori) mentre il sabato occorre prenotare direttamente sul sito della Fiera oppure acquistando i tagliando presso il Quadrifoglio store, a Piana del salto di Calosso. Una piccola misura di contenimento che racconta della qualità di una manifestazione matura ma che si aspetta di crescere ancora perché, dicono al paese … 25 anni sono tanti e pochi. Molti per poter tracciare un bilancio lusinghiero della sua crescita, dell’impegno profuso da tutte le componenti di Calosso, dall’associazioni produttori, al Comune, alla Pro loco, ai tanti volontari che prestano il loro servizio. Pochi perché la fiera vuole ancora crescere, migliorare, aggiungere novità e valore.. fino alle nozze d’oro e oltre…

Qualche numero … I piatti, tutti della tradizione autunnale della cucina piemontese, saranno 25 da scovare tra i crutin , i saloni dei palazzi storici, i cortili. Le conferme scontate come la finanziera della Pro loco di Calosso, piatto antico delle domeniche di festa, le friciule al lardo cucinate dal gruppo Alpini, la trippa e le acciughe al verde, i guanciotti e le uova al tartufo nero di Vito Nolè, i dolci di Patrizia della Crota e i suoi gnocchi al castelmagno e gli antipasti buoni degli Amici di Calosso .
Tra le novità un ospite da acquolina in bocca: la Pro Loco di Faule con una versione anche da passeggio della sua Bagna caoda e la polenta della Pro Loco di San Marzano Oliveto… e tanti altri piatti, sempre con una grande attenzione alla scelta delle materie prime. Anche quest’anno saranno presenti i rioni del palio di Asti di Santa Caterina e di San Secondo, oltre alle pro loco di Boglietto di Costigliole e di Santa Caterina di Rocca d’Arazzo. Un mix tra associazioni e ristoratori locali condito, ogni sera e la domenica, da buona musica e impreziosito dagli appuntamenti culturali, cibo, in questo caso, per gli occhi e lo spirito. Anzi proprio la ricchezza delle mostre e degli incontri culturali saranno una delle chiavi per leggere la festa dei 25 anni e un segno distintivo, di charme particolare del Rapulé.
Venerdì nel tardo pomeriggio l’inaugurazione della fiera e una piccola cerimonia di compleanno e poi via al percorso tra i crutin.