massimo fornoL’invito del Comune di Asti, “Apriamo gli occhi sulla città”, che trova sostanza nell’accordo raggiunto con Confartigianato, CNA e amministratori di condominio per l’installazione di impianti condominiali di videosorveglianza a prezzo calmierato (990 euro + IVA per la dotazione base), è stato pienamente accolto da Confagricoltura Asti che sul tema sicurezza, parafrasando lo slogan del progetto, non ha mai abbassato lo sguardo. E’ tuttavia ancora prematuro per l’associazione di categoria esprimere valutazioni vincolanti su un progetto ancora acerbo, che come qualsiasi buon vino va dapprima decantato per apprezzarne struttura e corposità. Il principio che la sicurezza integrata sia il valore fondante per un’intera comunità, come dichiarato dal vice prefetto di Asti, dott. Paolo Ponta, è un concetto ampiamente condivisibile e da valorizzare sotto ogni aspetto. Confagricoltura Asti approva ogni strumento di supporto al lodevole lavoro di prevenzione e repressione dei reati svolto dalle Forze dell’Ordine, compreso il massivo utilizzo di telecamere di videosorveglianza non solo nei condomini ma su tutto il territorio provinciale, con particolare riguardo per le zone rurali che l’associazione di categoria pretende non vengano trattate come “periferiche” per i servizi offerti. Per questo Confagricoltura plaude all’accensione delle 21 nuove videocamere nella zona Sud Ovest di Asti e incentiva la riparazione delle 43 già esistenti, richiedendo contestualmente l’installazione di impianti di video sorveglianza in piazze e via d’accesso dei paesi per accrescere il senso di sicurezza percepito dai residenti nelle aree a vocazione agricola, troppo spesso teatro dei delitti più odiosi ed efferati. “Il monitoraggio digitale – spiega il presidente di Confagricoltura Asti Massimo Forno – costituisce un valido deterrente sia in città sia, aggiungerei principalmente, nelle zone frazionali dove vista l’articolata struttura del territorio le Forze dell’Ordine sono impossibilitate a garantire un pattugliamento costante. Spesso gli agricoltori si trovano a dover autogestire non solo la sicurezza del proprio nucleo familiare ma anche quella di un intero paese, una condizione inaccettabile per quanto il loro ruolo di sentinelle del territorio è stato e resterà insostituibile”. I fatti di cronaca e le statistiche dei reati predatori (anche se in calo rispetto al picco toccato nel 2013) denunciano senza necessità di commento la particolare vulnerabilità a cui sono esposti i residenti nei paesi, soprattutto se anziani e in regime di solitudine. Per questo è necessario intervenire, con assoluta solerzia. L’importanza del tema è stata sottolineata dal grande riscontro di pubblico registrato per l’evento “Sicuri di essere sicuri?”, promosso lo scorso aprile in Sala Pastrone dal Sindacato Pensionati di Confagricoltura Asti. Franco Matta, presidente della locale sezione sindacale, elogia l’iniziativa lanciata dal Comune e rimarca il senso di precarietà vissuto nelle frazioni, problematica vissuta sul campo quando vestiva la fascia di primo cittadino di Passerano Marmorito: “Le telecamere sono una fonte di sicurezza per chi risiede in campagna e andrebbero potenziate. Chiedo venga presa in considerazione l’ipotesi di estendere il progetto di videosorveglianza anche sulle direttrici di entrata e uscita dei paesi, la registrazione di movimenti sospetti rappresenterebbe un valido aiuto per l’azione preventiva e il successivo lavoro investigativo. Come Sindacato dei Pensionati di Confagricoltura rinnoviamo l’invito a collaborare assiduamente con le Forze dell’Ordine, senza il timore di essere tacciati come allarmisti: è meglio un’errata segnalazione che un furto non sventato”. Nessuna “sindrome da Grande Fratello” spaventa, quindi, Confagricoltura Asti che tuttavia pretende la tutela e la valorizzazione del contributo offerto dal mondo agricolo anche sul delicato fronte sicurezza. Vignaioli e agricoltori, al pari dei loro prodotti, sono patrimonio mondiale dell’umanità e per la società, fari puntati su paure e omertà che l’indifferenza “istituzionalizzata” non si può permettere di spegnere.