Domani, domenica 7 settembre a Monferrato On Stage arriverà a Camerano Casasco con il penultimo appuntamento della decima edizione che vedrà ospite Roby Facchinetti, compositore, tastierista e cantante dei Pooh. Sarà un concerto-incontro dal titolo “Omp Plays Pooh con Roby Facchinetti” in cui i musicisti dell’Officina Musicale Parmense, scuola di musica con sede a Parma, e gli artisti dell’Omp Lab porteranno sul palco i grandi classici dei Pooh come “Pensiero”, “Tanta voglia di lei”, “Noi due nel mondo e nell’anima”, ma anche delle chicche per i grandi amanti dei Pooh e della loro storia. 

Ad accompagnare i ragazzi dell’Omp ci sarà Roby Facchinetti che racconterà la sua storia musicale in uno spettacolo travolgente ed entusiasmante. Durante la serata verranno proiettate, per fare da sfondo all’evento, le opere di Pablo T, pittore e scrittore di origine italo-francese con l’atelier ad Asti. L’evento si inizierà alle 21,30 e l’ingresso è gratuito. Dalle 18.30 sarà possibile accedere al Parco Conte di Camerano, mentre dalle 19.30 sarà aperta l’area ristoro dove il pubblico di Monferrato On Stage potrà gustare i piatti del territorio preparati con prodotti di qualità dalla pro loco di Camerano Casasco. Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di fare due parole con il leader dei Pooh Facchinetti. 

Cosa significa concerto-incontro? Cosa deve aspettarsi il pubblico? 

“Io racconterò la mia storia. È una storia lunga, intensa ed emozionante. I ragazzi dell’Officina Musicale Parmense performeranno le nostre canzoni, e sono bravissimi. Incontrano ogni volta protagonisti della musica diversi. Domenica sarò io, e farò anche da spettatore delle mie stesse canzoni. I ragazzi mi ricordano me agli inizi, da giovane”.

C’è un ricordo particolare che le viene in mente subito quando pensa agli anni con i Pooh che la fa ancora sorridere o emozionare? E se ne ha qualcuno legato al territorio di Asti, o del Piemonte in generale?

“Ci sono tanti ricordi. In Piemonte abbiamo suonato tanto. C’è un detto: Dio è ovunque, ma i Pooh ci hanno suonato almeno due volte”. 

I Pooh sono stati un fenomeno unico nella musica italiana, con una longevità e un successo incredibili. Qual è, secondo lei, il segreto di una carriera così duratura?

“Ci sono tanti segreti. Si tratta di tanti elementi. Diverse formazioni si sono susseguite prima di giungere alla formazione stabile, che sarebbe durata per oltre 30 anni. Con la formazione definitiva ci siamo trovati a essere quattro persone da quattro città diverse, quindi anche un po’ con una cultura differente. Ma c’è qualcosa di speciale che ci lega. È un legame unico”. 

L’INTERVISTA COMPLETA SUL NUMERO DELLA GAZZETTA D’ASTI IN EDICOLA DA VENERDì 5 SETTEMBRE 2025

Dana Proto