Giorni di vendemmia tra le Langhe e il Monferrato. Abbiamo chiesto ad Adriano Grasso, piccolo viticoltore di Calosso, di raccontarci come sta andando questa annata. La sua azienda familiare, ereditata da papà Giorgio (oggi 84 anni)  si estende su 6,5 ettari di vigneti, coltivati in biologico con vitigni autoctoni: Barbera, Moscato, Nebbiolo e il raro Gamba di Pernice, vitigno che dà vita al Calosso DOC. È vino unico, speziato e profumato. Il vitigno, detto anche Gamba Rossa, è una varietà a bacca nera molto rara, coltivata soprattutto nel comune di Calosso e in pochi paesi limitrofi. Il nome deriva dal caratteristico colore rosso del picciolo, che ricorda la zampa della pernice. Il vino che se ne ottiene, il Calosso DOC, è una vera chicca da scoprire: intenso nei profumi, con note fruttate e speziate, rappresenta un’espressione autentica e originale di queste colline dell’Astigiano. È un’uva a maturazione tardiva e sarà l’ultima a essere raccolta tra i suoi filari.

Come sta andando la vendemmia in corso?
“La vendemmia 2025 sta andando bene, è proprio una bella vendemmia. Sicuramente diversa dal 2024, un’annata che ha dato vini più leggeri, caratterizzati da una bella acidità che, con il tempo, potrà rivelarsi un bel punto di forza. La 2025 è indubbiamente una grande annata, perché finalmente la vite ha avuto tutto ciò di cui aveva bisogno: acqua, caldo, il fresco delle notti. Solo un paio di settimane di agosto sono state più calde e alcuni vitigni hanno sofferto un po’, un po’ come è successo anche a noi… con la differenza che loro, alla fine, sono più resistenti di noi!”

Quali sono le criticità e i punti di forza?
“Tra i punti di forza c’è sicuramente la freschezza: mi aspetto dei bei profumi e credo che le acidità maliche si siano mantenute grazie alle notti fresche. Questo significa vini con buona struttura e ottimi colori. Lo vediamo già nella Barbera: dopo la pigiatura il colore è uscito subito, con una bella estrazione. Direi che nel complesso l’annata resta molto equilibrata”.

Il suo vitigno del cuore?
“Ho grandi aspettative per Gamba di Pernice che sarà il mio Calosso Doc 2025. È un vitigno raro e autoctono, a maturazione tardiva, simile al Nebbiolo, con buccia spessa, acidità importante e rese generose. Quest’anno abbiamo fatto un diradamento per ottimizzare la maturazione e sono convinto che darà grandi risultati”.

MN

L’intervista completa sulla Gazzetta d’Asti in edicola venerdì 19 settembre 2025.