franca lavenaDopo tre mesi di ricerche a vuoto, amiche e conoscenti non sanno ancora darsi una spiegazione per la scomparsa di Elena Ceste. A Costigliole la giovane mamma di Motta la si vedeva soprattutto quando accompagnava i quattro figli a scuola o alle attività ricreative e sportive. Franca Lavena, commerciante che abita in paese, la frequentava da molti anni perché le figlie maggiori sono coetanee, hanno fatto il percorso di studi insieme e ogni tanto si scambiavano piccoli favori: “Sono stata tante volte a casa sua, ho parlato tanto anche con il marito… Non sono brave persone, di più! E quando ho saputo quello che era successo sono rimasta scioccata”. Quando è stata l’ultima volta che ha visto la signora Ceste? Me lo ricordo bene, era il 26 ottobre, in occasione del compleanno di mia figlia. I ragazzi avevano organizzato una serata in pizzeria per festeggiare alla quale era invitata anche la figlia. Elena l’aveva portata su in auto, ha parcheggiato in piazza, davanti alla pasticceria, e io mi sono avvicinata per scambiare due parole. Si è offerta di portare a casa i miei nipoti che abitano a Motta. Le ho chiesto del più e del meno ma ho notato che era molto dimagrita e aveva la faccia triste. Certo era molto diversa da come appare nelle foto in televisione, a ottobre aveva anche i capelli più lunghi. Secondo lei cosa può essere successo la mattina del 24 gennaio scorso? Non lo so, spero solo che prima o poi la verità venga fuori. In un primo momento ho sperato fosse andata a Torino da sua sorella… Ma se fosse scappata, non si sarebbe fatta sentire coi suoi figli? Io dico che se lei fosse ancora viva, con tutto quello che si è detto, non avrebbe sopportato… Hanno detto un sacco di malignità sul suo conto, l’hanno dipinta come non era. Potrebbe essersi tolta la vita per i pettegolezzi? Lei da sola, così piena di vita, timida, non si sarebbe fatta del male. Sicuramente è successo qualcosa di poco chiaro su Facebook, qualcuno l’ha vista così debole, magari anche un po’ credulona e l’ha ingannata. Magari è stata minacciata dalla moglie di un conoscente, è stata ingannata e qualcuno l’ha portata via con l’inganno, non è andata via da sola. Non con le sue gambe. E poi chissà cosa le hanno fatto… Perché se lei poteva uscire dalla brutta storia che la tormentava, usciva. Intanto le indagini dei carabinieri proseguono, così come le ricerche sul territorio”. La settimana scorsa sono stati svuotati pozzi a Santa Margherita e Govone, inoltre, venerdì i sommozzatori dei vigili del fuoco si sono nuovamente immersi in un laghetto tra Isola e Motta. La pozza era già stata controllata nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa della 37enne ma si è deciso di ispezionarla ancora. Senza esito. Il registro degli indagati è ancora immacolato e l’imputazione a carico di ignoti è quella di istigazione al suicidio.