Un modo per sconfiggere la “non denuncia” dei reati. Si può definire così il “servizio d’ascolto” promosso dai carabinieri del comando provinciale di Asti che da un mese è approdato anche nel territorio comunale. Dopo un periodo di “rodaggio” nei paesi, dove il progetto a riscosso un ottimo successo, dai primi di novembre è stato ampliato anche ad alcune frazioni di Asti. Il sindaco Fabrizio Brignolo ha infatti chiesto ai militari di allargare il servizio del “maresciallo a domicilio” anche a San Marzanotto, Castiglione, Sessant e Quarto Inferiore. Da allora, nel giro di quattro appuntamenti,  sono circa una sessantina di persone che si sono rivolte al servizio d’ascolto, sia in assemblee pubbliche che in colloqui privati, con lo scopo di avere informazioni “amministrative” sulla detenzione di armi, sui confini abitativi, ma anche per segnalare situazioni sospette e avere preziose ricette per combattere in prima persona reati odiosi come le truffe o i furti. Un progetto voluto fortemente dal comandante provinciale Fabio Federici che ha espresso grande soddisfazione anche per la versione cittadina del servizio d’ascolto. I colloqui con il carabiniere a domicilio Silvano Paci comandante della stazione di Asti, coordinato dal tenente Alberto Degli Effetti, proseguiranno anche nei prossimi mesi dalle 16.30 alle 17.30 il primo lunedì di ogni mese a San Marzanotto, l’ultimo lunedì del mese a Castiglione, il primo venerdì del mese a Sessant e l’ultimo venerdì del mese a Quarto Inferiore. “Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa anche nel territorio comunale – ha commentato Brignolo – visti gli ottimi risultati riscontrati nei paesi. Per il 2013 saranno in programma altri appuntamenti”.