PoliziaSarebbero molti gli stratagemmi usati dalla coppia di borseggiatori incastrata dalla squadra mobile di Asti e su cui pende l’accusa di almeno 9 colpi accertati. I poliziotti della questura, in collaborazione con i tecnici del comparto sicurezza della Cassa di Risparmio di Asti hanno identificato due persone, un marocchino di 55 anni, e la sua compagna, un’italiana di 40 anni, accusati di aver derubato molti clienti dell’istituto di credito. Scenario dove si sono consumati la grande maggioranza dei furti è stato piazza I Maggio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che si sono serviti dei filmati delle telecamere di sicurezza della banca, la donna si sarebbe appostata all’interno della filiale della Cart della piazza, sedendosi nella sala d’aspetto per controllare chi fra i clienti prelevasse del denaro. L’uomo invece si sarebbe appostato fuori in attesa di entrare in azione. Quando la sua complice sceglieva la vittima, partiva una telefonata con una descrizione dettagliata del soggetto da derubare. A quel punto il gioco era semplice. Il marocchino, con una banale scusa, fermava il malcapitato e con un gesto abile gli sfilava il portafogli. Gli investigatori, che hanno accertato 9 colpi, ma ne ipotizzano molti di più, hanno accertato che la coppia ha messo in scena il raggiro della giacca sporca (il marocchino macchiava il cappotto delle vittima e poi l’aiutava a pulirsi, rubando così il borsellino), ma anche quello delle indicazioni stradali e della ruota della bicicletta sgonfia (pare che in caso i due abbiano sgonfiato appunto la ruota della bici di un anziano per poi aiutarlo, borseggiandolo).I due ladri ora sono in libertà in attesa di essere processati.