Sicurezza pubblica: un diritto per tutti o un privilegio per pochi? Per gli agricoltori dell’Astigiano purtroppo, alla luce dei recenti furti verificatisi in queste zone, la tranquillità sembra sempre più un miraggio. Se nel capoluogo provinciale, con l’aumento delle telecamere di videosorveglianza, sono diminuiti i furti, non si può dire altrettanto nelle aree di campagna dove sono gli agricoltori a essere sempre di più presi di mira. Soltanto la scorsa settimana nel mirino è finita l’azienda Alma di Montiglio Monferrato, nella quale i ladri hanno tentato di rubare una cisterna mobile contenente 1000 litri di gasolio. Aree rurali sotto costante assedio da parte di ladri e malviventi che, approfittando del fatto di trovarsi in aree isolate, riescono ad agire indisturbati. Un problema serio sul quale negli scorsi mesi si è dibattuto molto e che ha attirato anche l’attenzione dei media più importanti, come il TG3 Piemonte che, nella mattinata di ieri, ha raccolto la preoccupazione di alcune aziende associate a Confagricoltura Asti che in passato hanno subito furti e danni. I proprietari di due aziende dell’astigiano, Gianni Bione dell’azienda cerealicola Bione di Villa San Secondo e l’allevatore Sebastiano Martinengo di Asti hanno raccontato ai microfoni del TG regionale la loro “disavventura”, esprimendo le loro ansie e preoccupazioni per una situazione divenuta ormai insostenibile. Il presidente di Confagricoltura Asti Massimo Forno ha ribadito la posizione dell’organizzazione professionale agricola che da sempre sostiene il già prezioso lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine, e ha affermato con forza come l’agricoltore svolga un ruolo fondamentale, ovvero quello di sentinella del proprio territorio. Ma non basta. Il presidente Forno auspica un costante monitoraggio digitale sia in città sia nelle zone frazionali, auspicio che giunge proprio a pochi giorni dalla visita di Matteo Renzi ad Asti durante la quale lo stesso presidente del Consiglio ha confermato al sindaco Brignolo la massima disponibilità in tal senso, sottolineando come si debba scongiurare la chiusura delle caserme dei Carabinieri e dei presidi affidati alle forze di Polizia in quanto la loro presenza è indispensabile e imprescindibile per garantire sicurezza e ordine.