MONFORTE D’ALBA – È all’insegna della chitarra classica e delle sue espressività sonore l’estate del festival internazionale di musica Cambi di Stagione a Monforte d’Alba nelle Langhe: tre giorni (21, 22 e 23 giugno) di maratona chitarristica per immergersi nel fascino delle sei corde. La rassegna, che ha preso il via a marzo, registrando il tutto esaurito nei suoi due appuntamenti primaverili, è organizzata dalla Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba e dall’Associazione Amici della Musica di Savigliano (Cn), insieme con l’Associazione Premio Bottari Lattes Grinzane. La quarta edizione porta la firma del direttore artistico Ubaldo Rosso, flautista, docente e attento interprete di musica antica con strumenti storici Si parte venerdì 21 giugno alle ore 18 con l’inaugurazione alla Fondazione Bottari Lattes (Via Marconi 16) della mostra di chitarre storiche appartenenti alla collezione Gianni Accornero, una delle più straordinarie al mondo. Il pubblico potrà assistere alla presentazione degli strumenti da parte del liutaio Gianni Accornero e ascoltare dal chitarrista Francesco Biraghi le tonalità antiche e spesso poco conosciute che le casse armoniche trasmettono. In serata, alle ore 21, sale sul palco dell’auditorium della Fondazione l’argentino Guillermo Fiernes, considerato uno dei principali chitarristi al mondo e definito dal Corriere della sera l’erede del grande Segovia. In scaletta: Suite Española di Gaspar Sanz (1640-1710); Sonata op. 22 di Fernando Sor (1778-1839); Arioso per Guillermo di Flavio Emilio Scogna (1956); Capriccio diabolico di Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968); Fandanguillo op 36 (il fandaguillo è una delle più vive e gioiose derivazione del fandango) e Ràfaga op.53 di Joaquín Turina; Gran Jota di Francisco Tarrega (1852-1909). Un’impresa da Guinness chitarristico per il pomeriggio di sabato 22 giugno (ore 17): l’esecuzione dell’intera op. 20 di Luigi Rinaldo Legnani (1790-1877), ovvero i 36 Capricci per chitarra amati da Giuseppe Mazzini e suonati ancor oggi con grande passione dagli studenti di chitarra di tutto il mondo. Parafrasando Paganini, Legnani compose trentasei pezzi di una pagina l’uno, in tutte le tonalità e con tutti i modelli di scrittura del suo tempo: un’autentica enciclopedia del virtuosismo e del gusto musicale di un’epoca. L’esecuzione dei 36 Capricci op. 20 è affidata a un gruppo di cinque giovani talenti (biennio di perfezionamento) delle classi di chitarra del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, coordinate da Francesco Biraghi. In serata, alle ore 21, il palco è tutto per il chitarrista finlandese Jukka Savijoki, uno dei personaggi più prestigiosi dell’Europa chitarristica, docente all’Accademia Sibelius di Helsinki. Ricco il programma, che spazia dal repertorio di fine Cinquecento a brani di inizio Novecento, per fare conoscere stili e artisti che hanno segnato la storia della chitarra: Praeludium, John Dowland’s, A Pavan e A Fancy di John Dowland (1563-1626); Partita BWV 997 di Johann Sebastian Bach (1685-1750); Introduction et Variations sur l’Air Malbroug, op. 28 di Fernando Sor (1778-1839); le danze spagnole Arabesca e Andaluza di Enrique Granados (1867-1916); Preludio, Cuna, Canciòn dalla Suite Compostelana di Federico Mompou (1893-1987); Manzanares del Real, Nocturno, Alba de Tormes e Albada di Federico Moreno Torroba (1891-1982); Serenata di Joaquin Malats (1872-1912). Domenica 23 giugno mattina, alle ore 11, è protagonista il duo A Corda: la violinista Birgitte Stærnes e il chitarrista Martin Haug (Norvegia), coppia nella vita e nel lavoro, dimostreranno le straordinarie potenzialità della chitarra utilizzata in dialogo col violino, una combinazione indovinata per l’intrinseca compatibilità tra i due strumenti. Già Niccolò Paganini aveva capito l’armoniosa intesa tra i due strumenti, tanto che scrisse più di cento Sonate per violino e chitarra. Il duo si misura con: Sonata Trillo del Diavolo di Giuseppe Tartini (1692-1770); Sonata D dur D 384 di Franz Schubert (1797-1828); Cordoba – Granada di Isaac Albeniz (1860-1909); Intermedio di Enrique Granados (1867-1916); Malagueña, Playera e Habanera di Pablo de Sarasate (1844-1908). La tre giorni di maratona a sei corde termina in serata alle ore 17 con il chitarrista Nello Alessi accompagnato dal Quartetto d’Archi Rimskij-Korsakov di San Pietroburgo (Mikhail Bondarev, violino; Ekaterina Belisova, violino; Alexey Popov, viola; Anton Andreev, violoncello) in un concerto che affronta un aspetto fondamentale del repertorio chitarristico, quello della musica d’insieme. In scaletta alcune tra le più belle pagine per chitarra e quartetto d’archi: Quartetto n. 2 op. 22 Fa maggiore di Pëtr I. Čajkovskji (1840-1893); Quintetto n. 4 per chitarra e archi (G. 448) di Luigi Boccherini (1743 – 1805); Quintetto per chitarra e archi (op. 143) di Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968). Sede dei concerti: Auditorium Fondazione Bottari Lattes, Monforte d’Alba, Via Marconi 16 Info al pubblico: 0173.789282 – segreteria@