sant'anastasioSono cominciati oggi, lunedì 8 settembre, per concludersi martedì 30 le opere di restauro e valorizzazione dell’area archeologica della Domus romana di via Varrone. L’operazione è il primo e positivo risultato di una convenzione sottoscritta tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie e la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, allo scopo di condividere opportunità di restauro di beni archeologici provenienti dal territorio piemontese. Tali restauri saranno condotti in stretta collaborazione con l’Università di Torino – Corso di laurea in Restauro dei Beni Culturali. L’occasione di avviare una serie di restauri didattici sul materiale (mosaici di età romana, sculture e decorazioni architettoniche medievali) proveniente dalle indagini archeologiche nell’isolato della cattedrale astigiana ha portato alla proposta di condurre un cantiere-scuola sull’area archeologica di Via Varrone.  Nel gennaio scorso, il Comune di Asti, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie, l’Università di Torino – Corso di laurea in Restauro dei Beni Culturali con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” hanno avviato sopralluoghi congiunti alla Domus per meglio valutare i problemi di conservazione del sito. A seguito di tali sopralluoghi i tre enti hanno concordato un progetto finalizzato innanzitutto al restauro del mosaico, ma anche al consolidamento e alla pulitura di tutta l’area archeologica. La collaborazione tra i tre enti si concretizza ora con queste modalità e questi ruoli: l’Università, attraverso la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, effettuerà a titolo gratuito i lavori attraverso un cantiere/stage che vedrà impegnati 10 studenti del IV anno guidati dai due docenti di riferimento; la Soprintendenza assumerà la direzione scientifica dei lavori; il Comune, oltre a curare la regia dell’operazione e a predisporre quanto necessario per ottimizzare l’attività del cantiere, si farà carico del consumo di acqua ed elettricità, e comparteciperà con un contributo alle spese che la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” sosterrà per il soggiorno ad Asti dei 10 studenti. Con questa iniziativa Asti intende ribadire il suo profilo di città di cultura e di storia. Una storia bimillenaria, che proprio nel quadrante nord-ovest del centro storico, tra Palazzo Mazzetti, complesso della Cattedrale,Torre Rossa, Palazzo Roero di Settime, vede concentrate alcune tra le vestigia più antiche. Il cantiere vuol essere anche un’occasione per avvicinare gli astigiani all’impegno comune di  tutela e cura dei beni culturali della Città. Per questo nel corso dei lavori è prevista l’accessibilità libera al cantiere nei giorni da lunedì a venerdì tra le 17 e 18 con la possibilità di dialogo con gli stessi operatori del restauro che illustreranno modalità e tecniche degli interventi. Venerdì 19 settembre nel Museo di S. Anastasio (Corso Alfieri 365/A) alle 17,30 la Soprintendenza per i Beni Archeologici terrà una conferenza su “I tappeti musivi della casa del primo vescovo di Asti, Pastore, e tanti altri”.