Sabato 26 febbraio nel rinnovato Centro Giraudi di piazza San Giuseppe debutta in prima nazionale “Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse”, spettacolo prodotto da Calibro 2, Il Mulino di Amleto e Titania Produzioni, in collaborazione con Asti Teatro. Il testo ha vinto l’edizione 2010 del premio Scintille, raccogliendo il consenso sia del pubblico che della giuria specializzata formata da operatori teatrali.
In una futura Italia del 2161 si narra di un passato molto simile all’eterna condizione di immobilità in cui il nostro paese è immerso. Molti sussurrano che le cose non siano sempre andate così, e qualcuno sostiene che ci sia stata una rivoluzione ma che sia stata dimenticata, o fatta passare sotto silenzio. Cinque attori cercano di fare luce sulla storia come è effettivamente stata, non come è stata raccontata.
Sul palco Raimondo Brandi, Luca Di Prospero, Marco Lorenzi, Barbara Mazzi e Maddalena Monti. Lo spettacolo è scritto da Davide Carnevali e diretto da Eleonora Pippo.
“È un lavoro sospeso tra finzione e realtà” spiega la regista “sul labile confine tra fiaba e memoria e su come si costruisce una realtà non veritiera attraverso l’alterazione della memoria e la manipolazione del linguaggio. Il sospetto di essere stati presi in giro è il motore di questa faticosa ricerca della verità da parte della protagonista, una giovane tesista universitaria. Lo spettacolo è ambientato nel futuro, ma si parla del nostro presente”.
L’inizio dello spettacolo è previsto per le 21 con ingresso libero.