unnamedCome ormai tradizione del Premio Asti d’Appello vuole, a chiudere la cerimonia conclusiva dell’edizione 2014 sarà un personaggio del mondo musicale.

A salire sul palco del Teatro Alfieri di Asti la sera del 30 novembre sarà il maestro Nicola Piovani (Roma, 26maggio 1946). Celebre pianista, compositore e direttore d’orchestra; al grande pubblico è noto soprattutto come autore di colonne sonore. Ha lavorato, infatti, con i maggiori registi del cinema italiano, vincendo il premio Oscar per le musiche del film La vita è bella (di e con Roberto Benigni). È anche autore di teatro musicale e di musica da concerto.

In occasione del Premio letterario astigiano il maestro Piovani terrà una leçon concert che vedrà l’intreccio della sua musica e di parole tratte dal suo libro La musica è pericolosa edito quest’anno da Rizzoli nella collana Saggi italiani.

Se il ruolo di musicista ci è noto quello di scrittore è una novità, ma una cosa è certa: questo maestro non ci deluderà, perché quella di Nicola Piovani è una vita nel segno della musica, e degli incontri che la musica ha reso possibili: con Fabrizio De André, con il quale ha scritto due album capitali come ‘Non al denaro, non all’amore né al cielo’ e ‘Storia di un impiegato’; con il pubblico che lo ha ascoltato dal vivo nei cabaret o nei teatri; con i registi per i quali ha scritto alcune delle colonne sonore che hanno segnato quarant’anni di cinema. Oggi, per la prima volta, Nicola Piovani scrive un libro in cui si parla di musica (per esempio di quella pericolosa che ascoltiamo in ascensore o dal dentista e ci anestetizza la mente e il cuore), ma anche delle partite della Roma viste a casa di Ennio Morricone e dei pranzi con Elsa Morante. Si parla di divino da atei e di politica da apartitici. E soprattutto si parla degli amici, quelli che ci sono ancora e quelli che, come Vincenzo Cerami, non ci sono più.

A condurre la serata il giornalista e scrittore Massimo Cotto, assessore alla Cultura del Comune di Asti.

 

L’entrata al Teatro Alfieri in occasione della cerimonia conclusiva del Premio è libera, fino ad esaurimento posti e con la prelazione dei soci dell’Associazione Asti d’Appello e dei ragazzi della Giuria Giovane.