il direttore delle Aree Protette Astigiane, Graziano Delmastro, con due reperti del Museo Paleontologico: la mandibola di squalo e la balena Tersilla; i delfini in vetroresina che saranno esposti ad HastagemsSette affreschi realizzati nella seconda metà del ‘600 nella chiesa di Sant’Anastasio e attribuiti a Salvatore Bianchi, pittore lombardo nato a Velate nel 1653, saranno rimessi a nuovo ed esposti nella Chiesa del Gesù di Asti, in corso di ristrutturazione per ospitare il salone più prestigioso del museo paleontologico. Nelle determinazione dirigenziale pubblicata sull’albo pretorio del Comune si legge che “Il Comune di Asti, insieme con Fondazione Cassa di Risparmio e Fondazione Palazzo Mazzetti, affianca in qualità di partner l’Ente Parchi e Riserve Astigiani nel progetto avente per obiettivo l’esposizione permanente nell’ex chiesa del Gesù (destinata a diventare l’ambiente principe del Museo Paleontologico di cui è gestore l’Ente Parchi) del ciclo dei sette grandi affreschi di proprietà comunale mai più esposto nella sua unitarietà dopo il trasferimento della Pinacoteca, alla fine degli anni ’30 del Novecento, da Palazzo Alfieri a Palazzo Mazzetti”. “L’ex chiesa del Gesù –si legge sempre nell’atto- non solo è l’unico contenitore di valenza storico-artistica in grado di ospitare oggi ad Asti detto ciclo, ma si presenta anche del tutto congruente ad esso, ospitando nella volta il grande affresco, raffigurante la Gloria del Paradiso, di Giancarlo Aliberti, contemporaneo di Salvatore Bianchi e massimo esponente della pittura barocca ad Asti. Nell’ambito del progetto espositivo, il Comune si è impegnato a farsi carico del restauro di una parte di questo ciclo, ovvero dei tre affreschi in giacenza dal 1980 nel laboratorio Nicola di Aramengo, mentre a finanziare e curare il restauro dei rimanenti quattro – dal 2010 in comodato d’uso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti – sarà, per conto di quest’ultimo ente, la Fondazione Palazzo Mazzetti”.