“Dopo due anni di discussione per arrivare ad un Piano Socio Sanitario Piemontese, sul quale come Cgil abbiamo espresso a suo tempo forti riserve e dissenso, il Presidente Cota, in visita all’Ospedale di Borgosesia, ha dichiarato che “il territorio può presentare una proposta di legge ed è dovere dl Consiglio Regionale approvarla”. Il Presidente della Regione dopo pochi mesi riesce a mandare all’aria la Legge Regionale che ha approvato ad aprile. Per i cittadini piemontesi oltre al danno ci saranno pure le beffe. Infatti, se passa la logica elettorale del “liberi tutti!”, soltanto alcune situazioni locali (le più forti?, le più vicine?, le più amiche?) riusciranno a vedere soddisfatte le loro esigenze mentre altre saranno penalizzate. In questo quadro un Piano Socio Sanitario già molto discutibile perderebbe anche quel minimo di trasparenza che per lo meno dovrebbe garantire che tutti i cittadini piemontesi sono uguali di fronte alla salute”. Cgil e Fp Cgil Piemonte