«Proporre non basta: dalla lettera alle Istituzioni Europee dobbiamo passare rapidamente ad un decreto legge che contenga le misure necessarie allo sviluppo del Paese, possibilmente gestendole sotto una regia unica».
Siamo convinti che nel predisporre il decreto il Governo stia elaborando un progetto complessivo che possa coniugare efficacemente i diversi interventi con le reali esigenze del Paese, evitando interventi a macchia di leopardo. L’Esecutivo valuti, inoltre, la possibilità di costituire una cabina di regia destinata al coordinamento delle iniziative che saranno attuate. Ovviamente, guidata dal Premier e dal Ministro per l’Economia, e composta da banche, imprese, associazioni e organizzazioni sociali. Purtroppo la nostra produttività è bassa, si investe poco in innovazione, abbiamo regole che disciplinano il fattore lavoro ormai desuete, superate, e inadeguate; abbiamo un’imposizione fiscale eccessivamente alta e un livello di burocratizzazione insostenibile e asfissiante.
È giunto il momento di varare il decreto sviluppo, atteso ormai da troppo tempo dalle tante piccole e medie aziende che costituiscono l’ossatura dell’apparato produttivo ed economico del nostro Paese».
Roberto Marmo, componente Pdl della Commissione bilancio della Camera