Astinuoto - GAZZETTA D'ASTI“La nostra richiesta di un incontro al Primo cittadino ed all’Assessore allo Sport del Comune di Asti, firmata da oltre 100 genitori e atleti maggiorenni della Società sportiva AstiNuoto per essere ascoltati riguardo alcuni aspetti problematici relativi all’attività natatoria all’interno della piscina comunale della nostra città, non ha avuto alcun genere di riscontro da parte dell’Amministrazione Comunale. E’ stato ufficialmente richiesto, in una prima e successivamente in una seconda lettera, di poter esporre le nostre considerazioni riguardo ad una situazione che non riguarda solo i nostri ragazzi ma anche tutti coloro che frequentano l’impianto di proprietà del Comune. Peraltro sottolineiamo che tali problematiche sono già emerse diverse volte in passato sui giornali, evidenziate da privati frequentatori della piscina. Avremmo voluto un confronto in cui poter esporre quelli che sono i disagi igienico-sanitari dell’impianto che giornalmente frequentiamo ad esempio: alcune porte antipanico non funzionanti (che non si aprono nemmeno con spinte energiche); pavimentazioni sdrucciolevoli prive di disposizioni antiscivolo (con pericolosi scivolamenti dalle scale da parte degli utenti); presenza di scarafaggi sia sul piano vasca che negli spogliatoi ed all’interno degli armadietti; canaline del bordo vasca in vari punti taglienti, rotte o arrugginite così come i blocchi di partenza; sistema di aerazione spesso non attivo con conseguente tasso di umidità, in vasca ed in tribuna, insopportabile reso evidente anche dai muri e dalle vetrate grondanti acqua, di contro temperatura negli spogliatoi troppo bassa (in particolare nei locali vicini alle docce ed ai WC); corsie delimitate da tubi da giardino di gomma invece che da galleggianti, con i terminali che presentano pericolosi spuntoni scoperti (che spesso hanno provocato graffi e lievi tagli in acqua); costante presenza di sabbia sul fondo vasca; molti wc rotti ed inutilizzabili etc.   In ultimo punto avremmo voluto capire dalla Spett.le Amministrazione come mai fosse stata approvata una proposta tecnica che prevede di fatto la riduzione degli spazi, tutti i giorni in una determinata fascia oraria (16.30-19.30), alla sola nostra società sportiva, penalizzando di fatto l’attività di tutto il gruppo dei più piccoli (8-14 anni), peraltro il più numeroso, che da anni nuotano in questa realtà, con volontà, sacrificio ed impegno. Non vogliamo che i nostri figli perdano l’occasione di crescere nella società sportiva che noi abbiamo scelto. Vorremmo che fosse loro garantita la possibilità di esprimersi attraverso lo sport, lasciandoli liberi di meritarsi spazi, pulizia e serenità. Non dovrebbero essere proprio i piccoli l’obiettivo primario, nonché il futuro dello sport astigiano in generale? Avremmo voluto un confronto aperto e costruttivo ma non ci è stato concessa alcun genere di risposta da parte dell’Amministrazione Comunale”. I genitori degli atleti dell’AstiNuoto