“La maggioranza di centrodestra ha bocciato la mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino, ma l’Assessore ha perso del tutto la fiducia degli amministratori (che ieri inutilmente speravano di poterla incontrare), degli utenti piemontesi sempre più penalizzati, nonché della maggioranza stessa visto che, difese ‘d’ufficio’ a parte, i consiglieri di Progett’azione hanno preferito non partecipare al voto.
A nulla è servito il lapidario intervento del presidente Cota che in aula non ha speso una parola in sua difesa, ma ha chiesto “come capo politico della maggioranza” di respingere la sfiducia avanzata dal PD.
La maggioranza su questo si è divisa, e Cota dovrebbe riflettere sulla risposta politica che ha avuto il suo appello. Ancora una volta un voto certifica quello che da tempo diciamo sullo sfilacciamento interno al centrodestra.
Nel merito l’Assessore Bonino non ha risposto a uno solo degli appunti che abbiamo illustrato in aula. L’Assessore ha mentito ripetutamente sul piano triennale di riordino del settore e in Aula le sue bugie sono rimaste tali. Ha mentito nascondendo fino all’ultimo quali fossero le linee interessate dai tagli, il cui costo complessivamente ammonta a 20 milioni. Ha nascosto quali fossero nel concreto i treni soppressi, e ne sono stati eliminati per circa 10 milioni di euro. Ha mentito dicendo che i tagli erano dovuti a motivi economici, quando in realtà restano in piedi le linee più care a Lega e Pdl, come la Novara-Varallo il cui costo per passeggero è di 22 euro. Ha taciuto agli enti locali quali fosse il programma del piano triennale, mentre la legge regionale prevede che questo debba essere approvato dalla Giunta previa intesa con gli enti locali, che al momento non c’è. Ha dato ordine a Trenitalia di tagliare i treni, prima dell’approvazione del piano. Infine, non è vero che ogni treno soppresso è stato sostituito da autobus né è vero che la Giunta ha dato ordine a Scr di bandire le gare per le linee ferroviarie dismesse.
La maggioranza di centrodestra ha anche respinto l’Ordine del giorno da me presentato e relativo alle tratte Asti-Alba e Castagnole delle Lanze-Alessandria. Nel documento si chiedeva la convocazione di un incontro urgente con gli enti locali interessati e le organizzazioni sindacali dei ferrovieri, dal momento che la decisione di soppressione è stata adottata senza alcuna consultazione. Inoltre, si chiedeva, in caso di chiusura della Asti-Alba, di procedere alla demolizione del viadotto ferroviario che deturpa il paesaggio. Proposte tutte respinte.
Evidentemente il Presidente Cota e il centrodestra hanno preferito salvare un Assessore che opera con decisioni illegittime, abusando del suo ruolo e camuffando la realtà, anziché difendere gli interessi dei nostri territori”.

Angela Motta – Consigliere Regionale PD