“Il Comune di Asti, grazie all’impegno di tutti (e anche del sottoscritto, allorché era assessore al trasporto nella Giunta Voglino) ha sempre investito molto nel trasporto pubblico. Nel 2012 i bus cittadini sono costati circa 7.500.000 euro, di cui 2.600.000 euro provenienti dalla Regione e 800.000 euro dalla vendita di biglietti e abbonamenti. I restanti 4.100.000 euro provengono dal bilancio comunale (circa 2.300.000 euro) e dagli utili dei parcheggi a pagamento della Città (circa 1.800.000 euro). Per fare un paragone, la Città di Asti nello stesso anno ha destinato al settore Servizi Sociali (sommando fondi comunali, regionali e statali, al netto del personale) la cifra, inferiore, di 6.000.000 di euro. Per questo, nonostante l’annunciato taglio regionale di 800.000 euro, Asti non rischia di perdere posti di lavoro né di sopprimere servizi bus, come invece avviene in altri Comuni e nel  trasporto extraurbano. Ancora non sappiamo se il provvedimento varato dal Governo sabato, a seguito della mobilitazione dei Comuni (tra cui Asti si è distinta per attivismo), consentirà di alleggerire questo taglio. In ogni caso, fino a che non vi saranno certezze, Comune, Asp e Sindacati hanno il dovere di preparasi a ogni evenienza (quindi anche al peggio) pensando a come risparmiare senza smantellare il servizio: per questo abbiamo concordato un incontro per mercoledì 10 aprile. Quello del 2013 sarà un “bilancio di guerra”, se si tiene conto che il taglio di trasferimenti dallo Stato e dalla Regione al Comune di Asti è di oltre 13 milioni di euro rispetto al 2010. Su queste basi abbiamo predisposto una bozza di bilancio che non taglia i servizi sociali e quanto può essere utile all’economia e all’occupzione e, per il resto, distribuisce i risparmi in modo da  non smantellare alcun servizio alla persona. Sottoporremo la proposta al confronto con le parti sociali (abbiamo già avuto due incontri con le organizzazioni sindacali) e con tutte le forze presenti in consiglio comunale, da cui attendiamo, come sempre, contributi propositivi, utili e graditi”. Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti