“Il Comune di Asti è più veloce di Berlusconi nel rimborsare l’Imu sulla prima casa”: con questa battuta il sindaco Fabrizio Brignolo e l’assessore alle Finanze Santo Cannella spiegano il bando per il rimborso dell’Imu sulla prima casa, riservato, ovviamente, solo ai titolari di redditi bassi e ai titolari di redditi leggermente più alti, che siano però gravati da mutuo per l’acquisto dell’abitazione. Sono inoltre esclusi i soggetti che siano proprietari o usufruttuari anche di altri immobili. Poiché la costituzione del fondo per il rimborso Imu era stata prevista in attuazione di un accordo raggiunto con Cgil, Cisl e UIl, in sede di contrattazione sociale, lo scorso anno, anche i parametri introdotti nel bando, che sarà pubblicato la prossima settimana, sono stati concordati con le organizzazioni sindacali. Viene rimborsata l’Imu sulla prima casa ai titolari di Isee inferiore a euro 11.000 per redditi prevalentemente da lavoro dipendente o pensione e inferiore a euro 6.000 per gli altri redditi. Per i proprietari di prima casa gravata da mutuo le soglie Isee salgono: sarà infatti rimborsata l’Imu fino alla soglia Isee di 13.000 euro per redditi prevalentemente da lavoro dipendente o pensione ed di euro 8.000 per gli altri redditi. Qualora il fondo accantonato dal Comune non fosse sufficiente il rimborso sarà ridotto in misura proporzionale alla somma pagata dal contribuente a titolo di Imu prima casa. Come detto il bando sarà pubblicato entro la prossima settimana e le domande dovranno pervenire entro la fine del mese di maggio. Brignolo e Cannella esprimono la loro soddisfazione: “In un momento di grande difficoltà, in cui il Comune deve chiudere un bilancio con oltre 8 milioni e mezzo di euro in meno dell’anno scorso, riusciamo comunque a dare un segnale di attenzione ai titolari di redditi bassi e a mantenere una imposizione fiscale improntata a criteri di equità e salvaguardia dei soggetti più deboli”.