A pochi giorni dalla presentazione ufficiale della nuova Giunta Brignolo, divampano le polemiche per la decisione d’introdurre un nuovo assessorato che andrà ad affiancarsi agli otto già previsti dall’articolo 12 dello statuto comunale.
Dai banchi dell’opposizione il capolista del MoVimento 5 Stelle Gabriele Zangirolami già preannuncia la presentazione di un’interpellanza al primo Consiglio Comunale che non solo annullerebbe l’allargamento a 9, ma ridurrebbe di due unità la squadra di governo in appoggio al Sindaco, portando il numero degli assessori da 8 a 6. “Le dimensioni di una città come Asti portano a ritenere sufficienti sei assessori (la città di Torino ha dieci volte tanto gli abitanti di Asti ma non ha 90 assessori: ne ha 11)– si legge sul sito del MoVimento 5 Stelle astigiano (www.movimento.asti.it/) – La riduzione del numero degli assessori da nove a sei determinerebbe, considerati gli attuali compensi previsti per sindaco e assessori, un risparmio di risorse finanziarie di circa 460 mila euro (2.840,46 euro mensili lordi x 0,90 (diminuzione ipotizzata dal Sindaco) x 3 assessori in meno x 12 mesi x 5 anni di legislatura) che potrebbero invece essere destinate a risolvere l’annoso problema della messa in sicurezza degli edifici scolastici e per il rilancio dell’economia locale di qualità incentivando la creazione di imprese agricole giovanili”.
Dello stesso avviso anche Marcello Coppo (Pdl), che in merito alla questione ironizza sul suo blog: “Ecco come si creano i posti di lavoro. Un grande segno di legalità e trasparenza, un grande segnale per il cittadino contribuente che vede aumentare gli incarichi retribuiti. Cominciamo veramente alla grande, fare l’opposizione sarà più facile di quanto credessi”.
Il neo sindaco di Asti, tenendo fede al suo proverbiale aplomb, risponde alle critiche con assoluto pragmatismo: “La Legge prevede che i comuni come Asti  possano avere fino a nove assessori che compongono la Giunta mentre lo statuto comunale si ferma ad otto. Ritengo che per gestire al meglio una città come Asti, per la complessità dei problemi, si amministri meglio in nove che non in otto. E se la città fosse amministrata meglio, ben dovessimo pagare uno stipendio in più, non muore nessuno”, ha spiegato Brignolo ai microfoni di Primaradio.
Per assorbire i costi derivanti dalla nuova voce in spesa corrente, la Giunta Brignolo ha già intenzione di proporre la decurtazione di 1/8 dello stipendio percepito da tutti gli assessori.  Sempre secondo Brignolo il ruolo del nuovo assessore potrebbe portare, oltre che a una maggiore efficienza, anche risultati in termini economici avendo funzioni, per esempio, nella ricerca dei fondi europei.

Fabio Ruffinengo