Un incontro fra assessori – al personale e alle politiche sociali -, sindacati e responsabili delle sicurezza per tamponare le emergenze del settore politiche sociali: è quanto richiede il consigliere comunale del Pdl Franco Ingrasci in una interrogazione urgente, depositata dopo l’ennesimo atto intimidatorio, ai danni di alcune impiegate, avvenuto negli scorsi giorni presso gli uffici comunali di Palazzo Ottolenghi.
“Il fatto accaduto – dice Ingrasci in una nota diffusa alla stapa per spiegare l’origine dell’interrogazione – è esemplare, ma non esaustivo. Nelle scorse settimane, come componente della commissione politiche sociali ho partecipato ad una visita effettuata proprio presso gli uffici ubicati al 350 di corso Alfieri. La situazione non è delle più rosee. Devo dare atto all’assessore Verrua di essersi speso e di spendersi quotidianamente nel tentativo di arginare i problemi e questa mia interrogazione è a favore delle sue rivendicazioni”.
Secondo il consigliere Ingrasci occorre innanzitutto, e in tempi brevi, assicurare maggiore sicurezza a chi in quegli uffici lavora.
“Non è ammissibile – prosegue Ingrasci – lavorare sempre con l’ansia di chissà cosa possa succedere. Occorre adottare misure che portino ad un maggiore controllo, capace di disincentivare chi lì si reca con l’intenzione di minacciare”.
Altro problema riguarda gli spazi presso cui gli uffici sono ubicati: “Secondo me si è al limite della sicurezza. Auspico che il prima possibile possa avvenire il progettato trasferimento presso l’ex tribunale. Ci vorrà ancora un po’, ma chiederemo all’efficiente assessore Quaglia di accelerare i tempi”.
Infine la carenza di personale e di mezzi: “Comprendo il momento di difficoltà economica nel quale ci troviamo e so che la coperta delle finanze comunali è sempre troppo corta però – conclude il consigliere Ingrasci che è anche componente della commissione ATC per l’assegnazione alloggi popolari – in un settore delicato come quello delle politiche sociali, che rappresenta anche uno dei misuratori di civiltà di una città, occorre che istituzioni, dirigenti e sindacati si siedano attorno ad un tavolo per provare, tutti insieme e ragionevolmente, a dare fiato a un settore che anche a causa della recente crisi economica ha visto aumentare il numero di utenti”.