Il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spresal) tira le somme dell’ attività svolta nel 2008 nei 106 comuni dell’Asl AT. Sono stati 218 gli interventi attuati nei vari rami di attività: industria, artigianato, commercio, agricoltura e pubblico impiego. L’edilizia è stato il settore maggiormente tenuto sotto la lente di ingrandimento per la gravità degli incidenti occorsi in passato e per l’alto numero di addetti impiegati, spesso occupati irregolarmente.

Gli interventi di vigilanza nei cantieri – spiega Roberto Zanelli, direttore dello Spresal – in tre anni sono stati notevolmente incrementati: dai 67 del 2006 ai 119 del 2008, obiettivo che ci era stato richiesto dalla Regione in base al numero di cantieri aperti, alla superficie del territorio e agli incidenti gravi registrati negli anni precedenti. Entro il 2010 prevediamo di raddoppiare i controlli. Le indagini svolte per infortuni gravi nel settore edile sono state 32 su un totale di 149 (19 su 106 nel 2007). Gli eventi su cui attivare le inchieste sono stati selezionati tra quelli con prognosi superiore a 40 giorni, secondo i criteri concordati dalla Regione con la Procura generale di Torino. Occorre comunque precisare che, nonostante le numerose irregolarità riscontrate, opera nell’Astigiano un significativo numero di imprese attente ai problemi della sicurezza”.

Lo Spresal è stato presente negli altri settori con 99 controlli che hanno richiesto 627 sopralluoghi, data la necessità di più verifiche in uno stesso ambiente di lavoro.

Spesso siamo stati sollecitati a intervenire – segnala Zanelli – dagli stessi addetti o dai loro rappresentanti sindacali, situazione che ribadisce l’importanza del sindacato come primo filtro nella raccolta delle richieste, in modo da consentirci di dedicare una maggiore attenzione ai casi più delicati e urgenti”.

Nell’anno appena trascorso lo Spresal, oltre ad operare sul fronte degli infortuni, è intervenuto anche per assicurare il rispetto delle norme igieniche sui luoghi di lavoro e per la prevenzione delle malattie professionali (109 casi). Oltre 200 pratiche hanno riguardato, invece, la rimozione delle strutture contenenti amianto e le verifiche sulle immissioni in atmosfera nel settore industriale, portate avanti in collaborazione con l’Arpa.

Il servizio dell’Asl è, inoltre, stato coinvolto in attività di formazione, informazione e assistenza a vari livelli: dai convegni ai corsi di formazione (questi ultimi hanno riguardato anche i dipendenti della Questura e Prefettura)

Attualmente l’organico della struttura, che copre anche turni di reperibilità 7 giorni su 7, è di 9 tecnici della prevenzione (potenziati dall’Azienda di 2 unità nel 2008), 8 dei quali con qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria; integrano l’organico 4 medici, 1 chimico, 2 infermiere (una neo assunta), 1 assistente sanitaria, 3 amministrativi. Lo Spresal opera, inoltre, in collaborazione con altre strutture interne all’Asl, in particolare con il Servizio Tecnico della Prevenzione, di recente istituzione, per la realizzazione del progetto regionale “Sicurezza nei cantieri edili”, e con quello di Igiene Pubblica (Sisp), nell’ambito delle azioni sulla sicurezza nelle scuole.