“Dopo una dura battaglia è stato fatto un passo avanti, ma il giudizio sulla manovra resta?fortemente negativo”: è quanto ha dichiarato il presidente Roberto Cota, che inei giorni scorsi ha partecipato a Roma ad un incontro con il viceministro all’Economia, Vittorio Grilli, e i rappresentanti delle Regioni durante il quale è stato raggiunto un accordo per il finanziamento del trasporto ferroviario locale per il 2012 con uno stanziamento aggiuntivo di 1,6 miliardi a livello nazionale.
“Questa manovra penalizza fortementeanche le Regioni – ha evidenziato Cota – perché sulla sanità c’è stato un aumento dell’addizionale regionale Irpef, deciso in maniera unilaterale dal Governo. E in tema di trasporto pubblico locale, non va dimenticato che sono state aumentate le accise sui carburanti. Abbiamo bisogno di crescita e la manovra del Governo mette solo nuove tasse. Inoltre non è equa: colpisce le famiglie con l’Imu, i pensionati con la riforma, e allo stesso modo i giovani, che avranno maggiori difficoltà di ingresso nel mondo del lavoro, visto l’aumento dell’età pensionabile”.
L’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia, che ha partecipato alla riunione della Conferenza Stato-Regioni, puntualiza che “l’accordo è parziale e non deve lasciare spazio a facili illusioni, perchè le ripercussioni della manovra restano troppo pesanti per le Regioni, gli enti locali ed i cittadini. Al trasporto su ferro a cui vengono destinati 1,514 miliardi di euro, cifra che costituisce la soglia minima per la gestione del servizio, e il Governo si è impegnato ad assicurare ulteriori 86 milioni a fronte, però, della sottoscrizione di un patto per l’efficienza e la razionalizzazione del trasporto pubblico locale italiano. Questo significa che le Regioni con il Governo, le Province e i Comuni dovranno da gennaio 2012 lavorare ad un tavolo tecnico per mettere in atto un’ulteriore rimodulazione dei servizi. E’ inoltre emersa una forte preoccupazione sulla sostenibilità del comparto su gomma rispetto alla prospettiva di ulteriori riduzioni. Con questi presupposti, il giudizio del Piemonte sull’impianto generale della manovra resta negativo, perché si sta concretizzando solo in un aumento delle tasse per i cittadini”.
L’assessore ai Trasporti, Barbara Bonino, rileva che “si conferma la validità dell’operazione sul trasporto pubblico locale proposta dalla Giunta regionale ed è fondamentale l’apertura del Governo sulla fiscalizzazione dal 2013. Il quadro che si configura conferma le ipotesi che stanno alla base della delibera del 28 novembre ed emerge la necessità di una nuova fase di programmazione che si deve basare su due principi: la fiscalizzazione, che ci consente di uscire da qull’incertezza sui trasferimenti statali che impedisce una programmazione pluriennale impostata sull’integrazione tra ferro e gomma e sul rinnovo sia del materiale rotabile sia del parco autobus; la razionalizzazione e l’efficientamento, perché non possiamo più permetterci di sprecare risorse per treni e bus che viaggiano semivuoti, ma allo stesso tempo dobbiamo garantire un servizio capillare sul territorio, assicurando a tutti i cittadini, soprattutto alle fasce deboli della popolazione e a chi risiede in zone disagiate, il diritto alla mobilità”.