Con il mese di ottobre sono iniziati i lavori per la realizzazione della nuova zona industriale di Asti: 400 mila metri quadrati compresi tra la ferrovia Asti-Genova, la statale Asti-Alessandria,  tra il carcere e l’abitato di Quarto.
Fino ad oggi sono 37 le imprese artigiane che hanno prenotato i lotti con superfici comprese tra i 1.000 ed i 1.600 metri quadrati edificabili al 60%. Prezzo di acquisto: 64 euro al metro. La spesa per il Comune per realizzare strade ed i servizi di urbanizzazione compreso un ponte sul rio Tagliaferro è di 4 milioni e 700 mila euro coperti, in parte, dalle sovvenzioni della Regione.

Nei giorni scorsi, all’assemblea annuale dell’Unione Industriale, il presidente Franco De Gennaro  nel fare il punto sulla situazione economica locale aveva manifestato un punto di vista di cauto ottimismo. Nel corso degli ultimi dodici mesi sono state 14 (con 761 addetti) le nuove aziende  che hanno aderito all’Unione Industriale di Asti; nove le aziende che hanno lasciato in gran parte dei casi per cessazione dell’attività.
Secondo il presidente De Gennaro è necessario che i vertici delle pubbliche amministrazioni rendano il territorio astigiano più appetibile.

Recentemente, sono approdate alcune realtà industriali, di medie dimensioni, decisamente interessanti, ma ancora insufficienti a soddisfare la richiesta di lavoro.