Segnali estremamente positivi arrivano dalle imprese della meccanica e della subfornitura piemontesi, punto di riferimento per l’industria manifatturiera regionale, che hanno visto chiudersi il 2015 con fatturati in crescita (per il 56,1%), ordinativi adeguati (68,3%) e una crescente soddisfazione (il 64,3% degli imprenditori è ampiamente soddisfatto). Anche sul fronte dell’occupazione si registrano importanti risultati. Nel 2015 ben il 46,2% delle aziende ha aumentato il proprio personale contro un 43,6% che lo ha comunque mantenuto stabile; per l’anno in corso, sono oltre un terzo gli imprenditori (34,2%) che prospettano nuove assunzioni mentre oltre sei su dieci (65,8%) non prevedono variazioni. Questo quanto emerge dall’Osservatorio MECSPE realizzato da Senaf in occasione di MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione (Fiere di Parma, 17-19 marzo 2016) che  – con quasi 1.600 espositori presenti nei 10 saloni tematici, 24 unità dimostrative e isole di lavorazione, 6 piazze d’eccellenza e 72 convegni tecnici – sarà l’occasione per trovare soluzioni e processi che ottimizzino la propria produzione e incontrare partner con cui sviluppare concrete occasioni di business. “I numeri emersi dall’Osservatorio MECSPE non fanno che confermare che ci troviamo di fronte a un comparto in forte ripresa e che mette al centro il capitale umano, grazie anche al Jobs Act che per le imprese è un strumento efficace per trovare nuove risorse – afferma Emilio Bianchi, Direttore di Senaf – Eppure questo non è sufficiente. Per essere competitivi e avere successo, bisogna avere, oggi più che mai, personale formato: investire in formazione costa, ma porta a performance migliori” Tornando ai dati dell’Osservatorio MECSPE si vede come nel 2015, il 19,4% ha dedicato alla formazione dei propri dipendenti “fino a 10 ore all’anno”, il 25% “tra le 11 e le 20” e ben il 41,7% “oltre le 21 ore”, mentre solo il 13,9% non ha fornito formazione. Per il 2016, oltre nove imprenditori su dieci (92,6%) investiranno nell’aggiornamento dei propri dipendenti, e il 18,5% aumenterà il budget dedicato rispetto all’anno precedente. Ma quali sono gli strumenti che le imprese utilizzano per la ricerca di operai e tecnici specializzati? Il 53,6% si affida alle “Agenzie di ricerca del personale” ma anche la scuola è un punto di riferimento importante e in particolare gli “Istituti tecnici” (42,9%) e gli “Istituti/Scuole professionali” (21,4%). In misura nettamente minore le aziende scelgono di pubblicare “Inserzioni” (10,7%) e monitorare i propri competitor attingendo dal loro bacino dipendenti (14,3%). Per assecondare invece i flussi incostanti di lavoro e sopperire ai vincoli previsti dalle assunzioni sono sempre le “Agenzie interinali” i primi interlocutori delle imprese (39,3%) mentre il 10,7% sceglie “Prestatori d’opera occasionali”. Una quota alta (46,4%), invece, preferisce non assumere. Le figure che l’industria di Asti ricerca maggiormente da inserire nell’organico come dipendenti*: Nella provincia di Asti, secondo i dati Excelsior-Unioncamere ed elaborati da Senaf in occasione di MECSPE (Fiere di Parma, 17 – 19 marzo 2016), nel primo trimestre 2016 si prevedono 410 assunzioni di dipendenti, anche se questo non significa un incremento di occupazione sul territorio perché non considera le cessazioni di rapporti lavorativi. Di queste 90 riguardano l’industria. Nello specifico le “industrie metal meccaniche ed elettroniche” prevedono di assumere 40 operatori mentre le “Altre industrie” 50.