C’è una schiarita nella vertenza che riguarda il nuovo contratto di lavoro nazionale dei dipendenti della Saclà e delle altre aziende alimentari astigiane. I sindacati erano scesi sul piede di guerra, collegandosi anche al recente licenziamento di quattro lavoratori, e avevano minacciato 8 ore di sciopero che si sarebbero dovute svolgere oggi. Ma proprio dall’Unione Industriale arriva comunicazione attraverso il direttore Maurizio Spandonaro che l’agitazione disposta dalle organizzazioni sindacali nazionali di categoria “è stata revocata grazie alla ripresa delle trattative”. Una buona notizia che si innesca in un periodo in cui i riflettori si erano accessi sull’importante azienda alimentare astigiana, con le segreterie provinciali di Fai/Flai/Uila che avevano attaccato il provvedimento “caduto dal cielo” relativo alla chiusura del rapporto di lavoro con quattro addetti, provvedimento che aveva portato lo scorso venerdì a un sit-in davanti alla fabbrica. Da parte della Saclà era giunta nei giorni scorsi una replica attraverso l’ufficio stampa dell’Unione industriale dove si legge che “il provvedimento attiene esclusivamente all’organizzazione del lavoro dell’azienda, poiché la società è impegnata, da anni, in continui investimenti tecnologici e innovazione di prodotto per garantire la presenza sul mercato nazionale e sui mercati internazionali all’interno di un contesto sempre più globale e competitivo”. Paolo Capra, segretario dal 2014 di Flai-Cgil di Asti, che si sta occupando del caso, spiega che “non ci sono stati più contatti con l’azienda. Dal canto nostro, procederemo per vie legali perché venga fatta giustizia. Certo è che la vicenda ha lasciato il segno”. In merito alla querelle, però l’Unione Industriale ribadisce che “la scelta attuata dall’azienda è dovuta esclusivamente a politiche connesse all’organizzazione del lavoro”. L.A.