Pronte e argomentate risposte al sondaggio della Gazzetta d’Asti lanciato ieri sull’allargamento a 9 del numero degli assessori del Comune di Asti.
Alle 9 di stamattina i favorevoli erano 74, venti in più, 94 i contrari.
Sulla pagina Facebook del nostro settimanale (www.facebook.com/GazzettadAsti)  il dibattito si è acceso nei commenti degli utenti.
“Dando un giudizio personale sui risultati operativi delle varie Giunte, devo dire che lasciano un po’ a desiderare. Garantisco, per il mio passato lavorativo,c he si può fare molto di più (…) Non  è la quantità degli assessori che la qualità della Giunta bensì la capacità operativa della medesima” sostiene Antonio Bocca.
Guido Rosso si dice favorevole, a patto di tagliare il costo della Giunta e non nominare assessori che ricoprano cariche in altri enti pubblici.
“Nove assessori costeranno come sette della vecchia Amministrazione – precisa Giulia Numa – e anche sindaco e vicesindaco si decurteranno lo stipendio il primo di circa 800 euro”.
Sul discorso dei costi torna anche Roberto Merlotto, che afferma: “Se nove assessori costano come setto o otto la cosa più importante è la loro resa, se sapranno far crescere la città, dimostrando di valere la carica che gli è stata assegnata”.
Il tempismo di queste nomine preoccupa Mariateresa Gandolfo: “Bisognerebbe domandarsi se esista una “concreta” necessità nella nomina di un nuovo assessore non previsto dallo Statuto del nostro Comune. E non precipitarsi a inserire nell’ordine del giorno del primo Consiglio la modifica, appunto, dello Statuto stesso. Qesta fretta immotivata dà il senso di conti da saldare, è fastidiosa”, sostiene la signora Gandolfo. 
MN