Strano e particolare, il mondo dei distributori di carburante; basti pensare che, nell’arco della medesima giornata, i prezzi al litro dei vari tipi di propellente, possono variare anche di 5 – 6 volte: quando si apre l’impianto, in mattinata, durante la pausa pranzo, poco prima della chiusura, e durante la notte.
Difficile anche orientarsi nella babele di definizioni: self da aperto, self da chiuso, self, iperself, fai da te.
“Sicuramente chi ci rimette maggiormente siamo noi gestori – sostiene Claudio Formiglio, gestore dell’impianto Esso di via Conte Verde – che già abbiamo margini bassissimi, circa 4 centesimi al litro. Io penso che tutte queste promozioni siano in realtà speculazioni delle società petrolifere, che stanno mirando a “farci fuori” e a spingere in direzione di impianti completamente automatici”.
Nella nostra città poi, non sono ancora stati aperti impianti chiamati “no logo”, noti anche come “pompe bianche”, che, non facendo parte di alcuna compagnia, sono prive di marchio e possono così praticare prezzi molto inferiori rispetto agli impianti normali.
Un altro fattore che fa lievitare i prezzi sono le accise, che sono state imposte per i motivi più disparati; tra le altre, una fu introdotta per finanziare la guerra in Abissinia durate il fascismo, un’altra per la ricostruzione del Belice in Sicilia, dopo il terremoto del gennaio 1968.
E intanto il carburante è sul ciglio dei 2 euro al litro.
Prezzi a confronto e ulteriori dettagli sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da domani, venerdì 31 agosto.
Uberto Ghia