Alla presenza di un folto pubblico e di numerosi rappresentanti della politica comunale, nella sede di Confartigianato Asti si è svolto un importante convegno sul tema “Tecnologie innovative per uno sviluppo sostenbile del territorio”.
Come relatori sono intervenuti Giancarlo Michellone, presidente del Centro Ricerche Fiat e di Area Scienza Park di Trieste, Edoardo Calia, vice direttore per i progetti strategici dell’Istituto Superiore Mario Boella  e Roberto Gerbo, Energy Manager di Intesa San Paolo. Il lavori congressuali dopo i saluti del Presidente di Confartigianato Asti Biagio Riccio sono stati coordinati da Walter Panero già Amministratore delegato di Asp e da Pierangelo Binello Presidente Regionale Confartigianato Impianti.
Michellone nel suo intervento oltre ad una breve cronistoria sull’evoluzione tecnologica in materia energetica e termica, ha rappresentato le nuove frontiere per L’Energy Saving ed alcuni innovativi progetti in corso di realizzazione, in particolare negli ambiti della gestione del calore/ condizionamento e  per il miglioramento della coibentazione termica degli edifici.
Calia ha invece presentato le attività di ricerca informatica applicata alla gestione dei sistemi energetici nel pubblico e privato ed in particolare dei modelli di “Smart City” più virtuosi a livello italiano ed europeo per la realizzazione delle cosiddette “Città Intelligenti” per favorire lo sviluppo del territorio e un maggior coinvolgimento delle cittadinanze nelle scelte.
Gerbo, infine, oltre alle esperienze di analisi e monitoraggio energetico all’interno del gruppo IntesaSanPaolo ha presentato i principali prodotti finanziari per favorire l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili e la propria esperienza di amministratore pubblico per l’ottimizzazione della gestione comunale nell’ambito dell’illuminazione pubblica.
A conclusione dei lavori il presidente Riccio ha richiamato gli amministratori pubblici presenti ad una maggiore attenzione e sensibilità sia rispetto all’ utilizzo delle nuove tecnologie per le finalità pubbliche sia come volano per il lavoro e la nuova l’occupazione, in sintesi “ Il miglior modo di prevedere il futuro è quelo di inventarlo e poi costruirlo”.