Confartigianato Imprese Piemonte non firma l’accordo regionale sull’apprendistato professionalizzante o di mestiere, contenuto nel d.lgs. 167/2011. La norma prevede che gli apprendisti assunti con la nuova legge Sacconi debbano partecipare ad attività formative da realizzarsi sia all’interno che all’esterno dell’impresa che li ha assunti. Le ore di formazione da svolgere all’interno dell’azienda sono finalizzate all’acquisizione di competenze professionali specifiche dell’apprendista, mentre quelle esterne all’impresa riguardano nozioni generali puramente teoriche. La formazione esterna deve essere disciplinata dalla Regione, di concerto con le Parti sociali.
“La formazione teorica che deve frequentare l’apprendista fuori dall’azienda – spiega Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte –  ricomprende tutta la formazione sulla sicurezza sul lavoro già prevista dall’accordo Stato/Regioni del 21 dicembre 2011, e che tutti i lavoratori, apprendisti e non, devono frequentare entro 60 giorni dall’assunzione. In altre parole la stessa persona dovrebbe frequentare, nell’arco di tre o quattro  mesi, praticamente lo stesso corso di formazione da 8 a 16 ore, di cui uno pagato dall’azienda perché dipendente ed uno pagato dalla Regione perché apprendista. A questo spreco paradossale di tempo e denaro abbiamo cercato di porre rimedio, avanzando alla Regione proposte di assoluto buon senso e rispettose della normativa. Senza nulla togliere alla sicurezza, riteniamo inaccettabile sprecare un fiume di denaro pubblico e privato, oggi prezioso più che mai. Purtroppo l’accordo regionale non ha ritenuto valide le nostre proposte”.
“Ricordo – aggiunge Biagio Riccio, responsabile politico sindacale di Confartigianato Imprese Piemonte – che lo scorso 7 maggio Confartigianato, unitamente tutte le parti datoriali ed ai sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil, ha già firmato un accordo sui percorsi di sperimentazione per apprendisti di età tra i 15 ed i 25 anni, per l’acquisizione della qualifica e del diploma professionale. Inoltre è stato sottoscritto tra la Regione Piemonte e tutte le parti sociali il protocollo d’intesa sull’apprendistato di alta formazione e ricerca. Confartigianato Imprese Piemonte, con senso di responsabilità, ha quindi ripetutamente evidenziato, sia a livello tecnico che politico, la necessità di non imporre alle imprese un ulteriore aggravio burocratico ed economico che poteva essere evitato, semplicemente riconoscendo un credito formativo agli apprendisti che avessero dimostrato di aver già frequentato il corso di formazione sulla sicurezza”.